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Il decalogo UNAMSI per evitare di incappare in fake news o informazioni poco attendibili su medicina e salute

Navigando online non sempre è facile distinguere buona e cattiva informazione; facilmente si può cadere vittima di siti che, di fronte un'apparenza di completezza e affidabilità, diffondono notizie in realtà poco attendibili. Se poi il tema è quello della salute, vale la pena riservare un ulteriore occhio di riguardo a come e cosa cercare per ottenere delle informazioni che possano essere considerate attendibili su un tema così delicato.

IL NUOVO DECALOGO - È questo l'obiettivo che si prefigge di raggiungere il Decalogo UNAMSI (Unione NAzionale Medico Scientifica di Informazione). Si tratta di 10 semplici linee guida da seguire nel momento in cui si voglia avventurarsi nella Rete in cerca di informazioni riguardanti questioni mediche le più disparate, dalla conoscenza di malattie, di farmaci e perchè no, anche per chi sceglie di acquistare medicinali direttamente su internet. Un elenco che punta a guidare anche gli internauti meno esperti, che desiderino soddisfare la loro sete di conoscenza senza cadere nella trappola delle “fake news”.

LA RISPOSTA A UN NUOVO TIPO DI ESIGENZA – Si è visto che negli ultimi anni il numero di persone che si rivolgono ad internet per ottenere informazioni di tipo medico è sensibilmente aumentato; come riporta UNAMSI stessa, è stato registrato che l'88% degli italiani dichiara di cercare informazioni sulla salute nel web. Una percentuale che pare più che raddoppiata negli ultimi tre anni, ed è imputabile alla maggiore diffusione dei mezzi di comunicazione di massa e al loro utilizzo ormai quotidiano. Perciò, assieme al bisogno di reperire informazioni sulla salute online raddoppia anche il bisogno di proteggersi dalle bufale; un'esigenza che ha portato l'UNAMSI alla scelta di diffondere modi accreditati per farlo.

IL DECALOGO – Per evitare nei limiti del possibile i rischi connessi alla cattiva informazione (quali falsi allarmismi) e all'acquisto di  farmaci scadenti (in quanto spesso privi di principio attivo), vediamo ora concretamente quali sono le 10 regole anti-bufala:

1. Verificare la fonte

Verificare sempre chi è il proprietario del sito, del giornale, del blog, sia esso istituzione, editore, industria, associazione, singolo cittadino. Questo serve per capire bene chi ha interesse a veicolare quel tipo di informazione. Tra i siti istituzionali UNAMSI cita quelli del ministero della Salute, dell'Istituto superiore di sanità, dell'Agenzia italiana del farmaco, degli ospedali e delle società medico-scientifiche. E' importante che il sito di consultazione riporti sempre, nelle notizie pubblicate, autorevoli fonti di provenienza, una caratteristica che è una misura di attendibilità del sito stesso.

2. Accertarsi dell'aggiornamento del sito

 Importantissima la verifica della data della pubblicazione. E’ una chiara indicazione dell’attualità di una notizia. Su Internet infatti non si perde nulla e può capitare, utilizzando un motore di ricerca, di arrivare su una notizia vecchia anche di anni.

3. Cure mediche: evitare il “fai-da-te”

Nessuna informazione scritta può sostituire la visita del medico. Medico e farmacista devono restare i principali punti di riferimento in materia di salute. I contenuti in Rete devono avere “solo” uno scopo informativo e in nessun caso possono sostituire la visita o la prescrizione di un medico o il consiglio di un farmacista.

4. Diffidare delle prescrizioni senza visita

Nessun medico serio farà mai una prescrizione a un malato sconosciuto senza averlo visitato. Diffidare quindi dei siti e degli esperti che indicano farmaci e terapie sulla semplice descrizione dei sintomi. Non è serio, non è professionale, e può essere molto pericoloso.

5. Monitorare il rispetto della privacy

Accertarsi che il proprietario di un sito che gestisce le informazioni sulla salute degli utenti (per esempio attraverso il servizio ’’l’esperto risponde’’) rispetti la normativa sulla privacy e garantisca la confidenzialità dei dati.

6. Valutare con la giusta attenzione blog e forum

Possono essere fonti utili, ma anche insidiose perché propongono storie di pazienti e dei loro familiari che suscitano empatia e coinvolgono emotivamente. Fare attenzione perché sono quasi sempre racconti soggettivi, ma non è detto che abbiano affidabilità scientifica. La lettura critica è di rigore.

7. Occhio ai motori di ricerca

Quando si digita una parola chiave il risultato della ricerca non mostra un elenco di siti in ordine di importanza, ma la selezione può dipendere da altri fattori. Per chiarire, i motori di ricerca lavorano come “Machine Learning”, cioè memorizzano le scelte e i gusti dell’utente per poi proporre argomenti in linea con le preferenze manifestate nelle scelte precedenti. Non fermarsi quindi alla prima ricerca, ma cercare di incrociare più ricerche e più dati.

8. Non “abboccare” alla pubblicità mascherata

Un sito di qualità deve sempre tenere separata l’informazione indipendente da quella pubblicitaria che dovrebbe sempre essere palese e dichiarata.

9. Acquistare con cautela farmaci online

Acquistare farmaci online solo da farmacie autorizzate. In Italia, tali esercizi devono avere sul loro sito l’apposito logo identificativo, comune in tutta l’Unione Europea, “Clicca qui per verificare se questo sito web è legale”. Basta cliccare sul logo e si sarà rinviati al sito web del Ministero della Salute dove è possibile verificare se il venditore online è registrato nell’elenco di quelli autorizzati. Se al contrario il sito non è legato a una farmacia, invece, comprare un farmaco online può essere molto pericoloso.

10. Non cascare nella psicosi del complotto

Nel Web capita spesso di incappare in notizie catastrofiche sull’effetto di vaccini e farmaci. Non perdere mai la capacità di analisi e di critica e confrontarsi sempre col proprio medico.


GLI ENTI ADERENTI – Oltre ad UNAMSI, molti altri organismi e società scientifiche si sono unite alla sottoscrizione del decalogo, in primis CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospealieri), che ha supportato UNAMSI nella stesura del Decalogo ed è stato il primo ente che lo ha sottoscritto; ricordiamo poi la Società Italiana di Medicina Generale (SIMG), la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), la Società Italiana di Otorinolaringologia e Chirurgia Cervico Facciale (SIO e ChCF), la Società Oftalmologica Italiana (SOI), l’Associazione Medici Endocrinologi (AME), la Società Italiana di Psichiatria (SIP), la Società Italiana di Urologia (SIU), il Sindacato Medici Pediatri di Famiglia (SiMPeF), l’Associazione Italiana Oncologia Medica (AIOM).

 

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Anna Dal Lago

 

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