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Malato grave di artrite reumatoide che gli provoca dolori insopportabili, l’uomo è stato assolto perché il fatto non sussiste: la sua autoproduzione era a uso personale a scopo terapeutico

Assolto perché il fatto non sussiste. Finisce così la drammatica vicenda che vedeva imputato Walter De Benedetto, un uomo disabile di 49 anni che era finito a processo per aver allestito una serra di marijuana in casa per poter lenire, con la cannabis, i terribili dolori che la sua artrite reumatoide gli provoca, dal momento che le dosi che la ASL gli passa regolarmente non gli sono sufficienti.

E’ stato quindi riconosciuto l'uso personale e lo scopo terapeutico della sostanza da parte dell’uomo, che è stato assolto dal gup del tribunale di Arezzo.

Grande era stato il coinvolgimento anche dell’opinione pubblica, che ha dimostrato solidarietà a De Bendetto, con messaggi e l’adesione ad una petizione online.
Anche la Ministra per le Politiche giovanili, Tiziana Dadone, in un post su Facebook ha espresso la sua soddisfazione per la sentenza, scrivendo, tra l’altro: “(…) Questa sentenza è naturale, ovvia, scontata così come sono irrazionali le argomentazioni di chi dice che i malati hanno accesso alla cannabis terapeutica in Italia e che va tutto bene. In Italia ad oggi i malati sono costretti a battaglie legali perché abbiamo troppi legislatori che rifiutano pregiudizialmente un confronto nel merito.

Oggi mi sento di festeggiare questa sentenza e lo faccio con un test antidroga del capello. Invito per l'ennesima volta a un atto di coerenza pubblica i detrattori della legalizzazione della marijuana che ritengono "cattivi maestri" quelli a favore. Abbiate #unfilodicoerenza e fatelo anche voi dimostrando che non c'è ipocrisia in questa vostra posizione (…)”.

La sentenza riveste anche un significato più ampio, oltre al singolo caso di De Benedetto, ed è destinata a fare giurisprudenza in un ambito che aspetta ancora una normazione che consenta alle persone che affrontano il dolore di farlo con dignità e in piena legalità.

Redazione

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