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L’ok definitivo è arrivato dal Senato nella seduta dell’8 luglio

Il Parlamento ha approvato, con l’ultimo ok del Senato, un testo unificato del disegno di legge (DDL 1250) che riconosce la cefalea cronica come “malattia sociale”, ovvero con un forte impatto sulla società.

La votazione ha visto 235 voti favorevoli e 2 contrari, ponendo l’ok definitivo al testo che si compone di un solo articolo e che prevede che vengano individuati (previa intesa della conferenza Stato Regioni) progetti per sperimentare metodi innovativi di presa in carico delle persone che soffrono di cefalea cronica.

Secondo la legge appena approvata, per essere riconosciuta come malattia sociale, la cefalea primaria cronica deve essere stata accertata da almeno un anno nel paziente mediante diagnosi effettuata da uno specialista del set-tore presso un centro accreditato per la diagnosi e la cura delle cefalee che ne attesti l’effetto invalidantequando si presenta nelle forme:
a)emicrania cronica e ad alta fre-quenza;
b)cefalea cronica quotidiana con o senza uso eccessivo di farmaci analgesici;
c)cefalea a grappolo cronica;
d)emicrania parossistica cronica;
e)cefalea nevralgiforme unilaterale di breve durata con arrossamento oculare e la-crimazione;
f)emicrania continua.

Si tratta di un primo importante passo avanti per dare maggiore attenzione a una condizione che, lungi dal “semplice mal di testa” può diventare invalidante per chi ne soffra. Tra gli step futuri che si auspicano, l’inserimento di questa patologia nei LEA, i Livelli Essenziali di Assistenza.

Per approfondire:

Il testo del DDL 1250

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