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Le novità su riconoscimento invalidità civile, legge 104, disabilità sono tratteggiate dai decreti approvati dal Consiglio dei Ministri, di attuazione della legge delega in materia di disabilità, con procedure che entreranno in vigore nel 2025 con una sperimentazione

Come abbiamo avuto modo di segnalare, nella giornata del 3 novembre il Consiglio dei Ministri ha approvato due decreti attuativi della legge delega in materia di disabilità (Legge 22 dicembre 2021, n.227).
I due decreti seguono ai primi approvati nei mesi scorsi (questo il primo e questo il secondo), entrando a questo punto nel cuore di quella riforma, prevista dal PNRR, che andrà a ridefinire completamente l’intero sistema della disabilità a partire dal riconoscimento delle condizioni di invalidità civile e handicap, in linea con la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità.

NEL CUORE DELLA RIFORMA SULLA DISABILITÀ
La riforma è una tappa importante per la piena applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità e si allinea a quanto previsto dall’Agenda Europea 2021-2030.
Mentre i primi due decreti possono essere definiti minori, con queste due approvazioni la riforma inizia a prendere corpo, considerando che la norma a cui danno attuazione si pone l’obiettivo di stabilire il nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità e di handicap con la legge 104, sulla base di una valutazione multidisciplinare, finalizzata all'elaborazione di progetti di vita personalizzati, per dare concretezza a progetti di vita indipendente e lotta alla segregazione.

NUOVA PROSPETTIVA SULLA DISABILITÀ: “MOMENTO STORICO”
Attesa da tempo, la riforma promette quindi di superare il sistema attuale delle percentuali di invalidità su base di tabelle, a favore di un nuovo approccio, in linea con l’ICF e le disposizioni della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Una vera e propria rivoluzione, così come confermato dalla Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che non esita a definire il momento “storico, strategico e di cambiamento”. “Indietro non si torna – spiega Locatelli: Cambiare la prospettiva sul tema disabilità e introdurre nuove procedure è indispensabile per garantire i diritti e la piena partecipazione alla vita civile e sociale, per innovare e contemporaneamente migliorare la qualità della vita di tutti”.

SERVIZI PIÙ COORDINATI
Uno degli obiettivi della riforma è quello di garantire, anche attraverso il Progetto di vita, una presa in carico completa e meno frammentaria della persona con disabilità, coordinando meglio gli interventi di presa in carico di tipo sanitari, sociali e sociosanitari che attualmente vengono erogati in una miriade di prestazioni, servizi e misure separati.
Con questo decreto attuativo - afferma Locatelli - intendo mettere la persona al centro, saranno le Istituzioni a doversi muovere per garantire il coordinamento di misure e servizi.

SEMPLIFICAZIONE E MENO BUROCRAZIA
Tramite questa riforma si intende accorciare i tempi e semplificare le incombenze che attualmente sono in capo ai cittadini con disabilità, che debbano richiedere riconoscimento di invalidità e altre certificazioni. Spiega Locatelli: “La riforma del sistema di valutazione dell’invalidità civile è fondamentale per semplificare e sburocratizzare gli attuali percorsi complessi, eliminare le ripetute visite di controllo e per ottenere certificati e visite mediche in tempi più accettabili”. 
“L’introduzione del Progetto di vita, per valutare le disabilità e garantire una presa in carico completa della persona, dal punto di vista sanitario, socio sanitario e sociale
– aggiunge il Ministro Locatelli - consentirà di superare le estreme frammentazioni di

TEMPISTICHE
Le procedure entreranno in vigore con una sperimentazione che partirà il 1 gennaio 2025 e avrà la durata di 12 mesi. Finito l’iter di approvazione della norma, come previsto dalla milestone del Pnrr entro giugno 2024, quindi dopo il passaggio in Conferenza unificata e al Consiglio di stato e prima di andare ai pareri delle commissioni interessate di Camera e Senato, inizieremo un intenso percorso di formazione che coinvolgerà enti e territori per l’elaborazione del progetto di vita” ha chiarito la Ministra.

Per approfondire:

Legge 22 dicembre 2021, n. 227 (Testo Legge delega in materia di disabilità)

Redazione

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