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L’Imposta a carico di proprietari di case e immobili prevede delle agevolazioni a discrezione dei comuni, nel caso di residenza in luoghi di cura

L’IMU sta per Imposta Municipale Propria, e si applica al possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali classificate nelle categorie catastali diverse da A/1, A/8 e A/9, di aree fabbricabili e di terreni agricoli. Devono paragare l’IMU:
·         proprietario di fabbricati, aree fabbricabili e terreni;
·         titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie sugli stessi;
·         coniuge assegnatario della casa coniugale a seguito di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio;
·         concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
·         locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

SCADENZA E PROROGHE
La nuova IMU 2020, prevista dalla Legge di Bilancio 2020, ha accorpato anche la TASI, e mantiene i termini di pagamento di acconto e saldo/conguaglio delle due rate: 16 giugno e 16 dicembre. Questo, a meno di proroghe, slittamenti o annullamenti che possono essere decise dal Comune d’imposta, in considerazione dell’emergenza Coronavirus. La risoluzione n. 5/DF del MEF  prevede che l’eventuale proroga dell’acconto del 16 giugno 2020 può essere stabilita dal Comune solo per quanto riguarda le entrate di propria spettanza. Restano quindi fuori da ogni ipotesi di rinvio gli immobili di categoria catastale D.

PROPRIETA DISABILI O ANZIANI
In alcuni casi, e in presenza di determinate condizioni, l’immobile posseduto può essere assimilato ad abitazione principale ai fini IMU e, quindi, soggetto a tutte le agevolazioni con esenzione. E’ il caso di persone anziane o disabili proprietarie di immobili, ma che abbiano la residenza in istituti di ricovero o sanitari permanete. Lo prevede il comma della 741, lettera c della Legge di Bilancio 2020 https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/12/30/19G00165/sg: "su decisione del singolo comune, l'unità immobiliare posseduta da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa non risulti locata. In caso di più unità immobiliari, la predetta agevolazione può essere applicata ad una sola unità immobiliare".
Pertanto, se una persona anziana o disabile prende la residenza nell’istituito di ricovero ed è comunque proprietario di un immobile di categoria A/2, l’immobile può essere considerato abitazione principale, quindi esente IMU. Va sottolineato però che anche questa agevolazione è a discrezione del singolo Comune: l’ente locale può infatti decidere se prevedere o meno tale agevolazione nel proprio regolamento IMU o delibera. E’ possibile verificare come si adegua il proprio comune a tale disciplina consultando le delibere regionali riferite all’IMU, visitando questa pagina di ricerca del Ministero delle Finanze

COME SI PAGA L'IMU
L'IMU si paga con bollettino di conto corrente postale o con modello F24 in due rate con scadenza il 16 giugno e il 16 dicembre dell'anno di riferimento. Eventualmente si più scegliere di decidere di pagare tutta l'imposta con un unico versamento entro il 16 giugno.

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