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cubi con le lettereTutelata la privacy degli studenti, ma per i DSA niente insegnante di sostegno

La 7° Commissione della Camera (Istruzione e Cultura) aveva iniziato la discussione del testo del disegno di legge sulla dislessia, approvato dal Senato il 20 giugno 2007, nel novembre dello stesso anno. Nel corso della discussione erano stati ascoltati i suggerimenti e le proposte di modifica avanzate dall'Associazione Italiana Dislessia e dall'Albo degli Psicologi. Tutte le proposte sono state accolte ed integrate nel disegno di legge, numero 2843, che la Commissione ha poi approvato con l'impegno di tutte le forze politiche a convertirlo in legge quanto prima. Il DDL ha continuato quindi il suo "percorso" passando al vaglio di altre quattro commissioni della Camera, Affari costituzionali, Bilancio, Lavoro, Affari sociali, per poi tornare nuovamente alla Commissione Istruzione e Cultura per essere approvato definitivamente alla Camera e passare al vaglio del Senato.

Ora finalmente, dopo un iter lungo quasi tre anni, nella seduta del 9 giugno scorso, la Commissione Istruzione e Cultura della Camera ha approvato all'unanimità il testo del disegno di legge sulle DSA con alcune modifiche rispetto a quello già approvato al Senato. Il risultato finale è un testo che aspetta ora un nuovo e definitivo voto favorevole del Senato, si spera, entro l'estate. Dal prossimo anno scolastico, quindi, è molto probabile che la legge sulla dislessia, disortografia e discalculia trovi finalmente applicazione, previa definizione di un apposito regolamento che, come dispone il nuovo testo, dovrà essere approvato dal Ministero dell'istruzione entro quattro mesi dall'entrata in vigore della legge.

Il disegno di legge va a tutelare una realtà che, anche se può non sembrare, è molto numerosa e rappresenta tra il 3 e il 5 % degli alunni in età scolare a cui per troppo tempo è stato precluso, se non contrastato, il diritto alla studio, al successo scolastico e ad un apprendimento appagante.
Il nuovo testo base sfuma la possibilità per le scuole di effettuare interventi mirati ad individuare i casi sospetti di DSA degli alunni, che aveva destato le preoccupazioni di alcune associazioni di uno "screening di massa" e un'eccessiva etichettatura dei ragazzi (vi avevamo parlato del caso della Lombardia). È previsto, infatti, che la diagnosi di DSA possa essere rilasciata solo dai servizi specialistici del Servizio sanitario nazionale o, in mancanza, da servizi specialistici appositamente accreditati.

Particolare attenzione viene dedicata all'interno della norma alla formazione degli insegnanti, alla quale è destinato un fondo di due milioni di euro, uno da utilizzare nel 2010 e uno nel 2011. La legge tutela inoltra i genitori impegnati nell'assistenza scolastica a domicilio dei propri figli frequentanti scuole elementari o medie, essi potranno infatti usufruire di orari di lavoro flessibili e permessi eccezionali.
Infine, a norma di legge, la diagnosi di DSA non prevede riferimenti alla legge 104/92 sulla disabilità . I DSA non vengono dunque considerati handicap e non danno diritto ad insegnante di sostegno per gli alunni che ne sono affetti.



Pensate che sia corretto non prevedere riferimentio alle legge 104/92 per i DSA? Si tratta di un modo per tutelare i ragazzi o di una possibilità in meno di assistenza che viene loro tolta? PARLIAMONE NEL FORUM!


INFO:

Associazione Italiana Dislessia



IN DISABILI.COM:


DISLESSIA A SCUOLA: NON SARA' PIU' UN PROBLEMA


A SAN DONATO MILANESE UN PROGETTO PER LA DISLESSIA


LA DISLESSIA IN FRIULI VENEZIA GIULIA



Alessandra Babetto

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