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10 milioni di euro saranno destinati a progetti di promozione dell’inclusione sociale delle persone disabili nelle periferie delle grandi città

Il 10 maggio è stata sottoscritta in Conferenza Unificata l’intesa sul Fondo Periferie Inclusive, una misura prevista dalla legge di bilancio 2023 (articolo 1, comma 363, della legge 29 dicembre 2022, n. 197), che conta una dotazione di 10milioni di Euro adibiti a Comuni delle grandi città per progetti di contrasto alla marginalità sociale delle persone disabili nelle periferie.

Destinatarie del fondo sono dunque città italiane con popolazione superiore ai 300.000 abitanti (Roma, Milano, Napoli Torino Palermo Genova Bologna Firenze Bari e Catania) per la realizzazione di progetti di promozione dell’inclusione sociale delle persone con disabilità e per contrastarne la marginalizzazione nelle aree periferiche delle grandi Città.

“L’obiettivo del fondo– spiega la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli- è rendere le aree più svantaggiate, isolate e complesse delle grandi città maggiormente inclusive, garantire progetti ricreativi, sportivi, di integrazione sanitaria, socio sanitaria e sociale a tutti, lavorando insieme, Istituzioni, Enti del Terzo settore, mondo privato e del privato sociale”.

Prossimo step per l’attuazione della misura, dopo l’ok incassato in Conferenza Unificata, sarà la pubblicazione del decreto che dovrà definire:
a) i tempi e modalità di presentazione della domanda, i requisiti di ammissibilità e le relative modalità di erogazione del finanziamento e le eventuali forme di co-finanziamento;
b) i criteri per la valutazione delle proposte da parte del Comitato di cui al comma 3, individuati in coerenza con le finalità del Fondo, privilegiando in particolare l'attivazione di finanziamenti sia pubblici che privati, il coinvolgimento di enti privati, anche del Terzo settore, e le forme di co-programmazione e co-progettazione di cui all’articolo 55 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n.117;
c) le modalità di monitoraggio e le ipotesi di revoca del finanziamento.

Una volta che la misurà sarà operativa, per poter accedere ai fondi, i Comuni dovranno inviare delle proposte di progetti che saranno valutati da un apposito “Comitato”, composto da due rappresentanti della Presidenza del Consiglio dei ministri o dell’Autorità con delega in materia di disabilità, di cui uno con funzioni di presidente, da un rappresentante del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Ministero dell'economia e delle finanze e del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché da un rappresentante dell'Associazione nazionale dei comuni italiani.

Redazione

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