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lexIl testo in discussione è bloccato nelle trattative tra Ministero e Regioni e le disparità di trattamento aumentano

Si terrà nei giorni 1-2-3 ottobre a Torino la III Conferenza Nazionale sulle Politiche della Disabilità e la legge che permette ai disabili di disporre delle protesi e delle tecnologie compensative per la loro autonomia dopo dieci anni non vede ancora la luce.

È davvero grave che il decreto sui livelli essenziali di assistenza e sulle forniture protesiche e tecnologiche per la salute delle persone disabili, già firmato dal precedente Ministro della Salute Livia Turco e non pubblicato, dopo ulteriori lunghe discussioni che si protraggono in un confronto serrato a partire dal 1999 tra Regioni e Ministero, associazioni professionali di categoria (Federottica, associazione degli audiprotesisti, quella dei tecnici ortopedici), medici specialisti, associazioni dei disabili e aziende produttrici e distributrici, non sia ancora pronto per diventare legge anzi , leggendo con attenzione il documento, ci si accorge che esso ha un impianto troppo vecchio che non tiene assolutamente conto della realtà odierna ed è pieno di contraddizioni ed imprecisioni che, se non emendato e corretto, ne renderebbero davvero difficile l'applicazione.

In questo modo ogni Regione va per la sua strada e nella confusione generale si creano delle disparità di trattamento inverosimili tra Regione e Regione e tra Asl e Asl, cosicché alla sfortuna di nascere o diventare disabile, si aggiunge anche quella di risiedere nella Asl di Messina, o in quelle dell'Abruzzo o magari, in quella di Mirano, in provincia di Venezia.

Il testo in discussione al Ministero e alla Conferenza Stato-Regioni sembra prigioniero degli interessi di questa o quella consorteria anziché prospettare soluzioni nuove per la razionalizzazione della spesa pubblica e per offrire ai cittadini disabili reali opportunità nella libera scelta degli ausili per la riduzione degli handicap.

Stiamo perdendo l'opportunità di avere uno strumento che favorisce lo sviluppo di imprese sane che sanno fare innovazione e di sottrarre tante persone dall'area dell'assistenza in favore di partecipazione attiva alla vita scolastica, alla vita lavorativa, alla vita sociale.

A nulla sono valsi gli appelli e gli incontro con l'Onorevole Francesca Martini, Sottosegretario al Welfare con delega in questa materia, per migliorare ed accelerare l'approvazione del testo.

Non riesco davvero a capire quali siano le ragioni per le quali tutti i suggerimenti di buonsenso e suffragati da competenti argomentazioni ed esperienze non siano mai stati presi in considerazione cosicché, in un pout-pourri di vecchio e nuovo, il documento ministeriale rischia più di favorire i furbacchioni che devono svuotare gli avanzi di magazzino anziché qualificare la spesa, risolvere i bisogni delle persone in difficoltà , dare un'opportunità alle imprese, attraverso il libero mercato, di sviluppare economia sana.

E così noi in Italia continuiamo a parlare di diritti, a lanciare proclami, ma ciò che incide sulla vita reale lo lasciamo tra le cose al di là da venire.

Davide Cervellin


INFO:

Davide Cervellin - Presidente della Commissione Handicap di Confindustria Tiflosystem Spa
Via IV Novembre 12/b
35017 Piombino Dese - PD
Tel. +39 049 9366933
Fax +39 049 9366950
www.tiflosystem.it


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