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La mostra Sensuability vede la partecipazione di molti illustratori (da Milo Manara a Mauro Biani) per rappresentare senza pregiudizi la sessualità delle persone disabili

Una nuova narrazione del concetto di amore, sessualità e disabilità è l’obiettivo del progetto “Sensuability – Ti ha detto niente la mamma?” promosso dall’associazione Nessunotochimario, che presenterà dal 14 febbraio al 14 marzo 2020 una mostra di fumetti alla Casa del Cinema di Roma, alla quale hanno scelto di contribuire grandi artisti come Milo Manara, Fabio Magnasciutti, Frida Castelli, Stefania Infante, Pietro Vanessi, Frad, Andy Ventura, Stefano Tartarotti e tanti altri.

Nella giornata inaugurale, il 14 febbraio, si terrà anche la premiazione delle opere vincitrici del concorso “Francamente me ne infischio”: una sorta di grido liberatorio, un invito a piacersi, a essere sensuali, a vivere la sessualità oltre i pregiudizi, oltre l’ossessione di corpi perfetti e performanti. I partecipanti erano stati invitati a realizzare tavole ispirate dal grande schermo, che dovevano ritrarre o frasi ispirare da tutte le forme di disabilità (visibili e non), in modo ironico e leggero. Queste premiate saranno oggetto della mostra insieme ad altre opere donate, tra gli altri, da molti altri artisti.

Così la promotrice del progetto: “mi chiamo Armanda Salvucci e ho l’acondroplasia. Una condizione genetica rara che colpisce lo sviluppo scheletrico. In pratica le ossa lunghe del mio corpo non crescono.

Io non voglio essere una super eroina, i supereroi sono distanti, sono perfetti non ti ci puoi avvicinare. Io invece voglio essere toccata, avvicinata, non voglio dover sublimare il mio corpo che, c’è, esiste e non voglio nasconderlo. Bisogna ripensare anche il linguaggio: diversamente abile, inclusione…io non mi sento diversamente abile, non è che non sono capace di essere alta, io non posso essere alta. Io non voglio essere inclusa, io abito il mondo come tutti. Signori stiamo parlando di sessualità e per fortuna, quando entra in ballo la chimica, i pregiudizi dovrebbero andare a farsi friggere…”

Aggiunge Salvucci: “Fare cultura sulla disabilità e diversità è ancora necessario. Non siamo i soli a parlare di disabilità, ma siamo fra i pochi a presentare le persone con disabilità per quello che sono, senza i filtri del paternalismo, del buonismo, della beatificazione. Ecco perché affrontiamo anche temi considerati tabù come la sessualità e l’eros disgiunti dall’Amore con la “A” maiuscola, vissuti fra personemaggiorenni e consenzienti. Il nostro obiettivo è passare dall’”ancora” al “non più”. (…) da quattro anni mi sto battendo per cambiare le cose, o meglio, le teste. La sessualità è un’esigenza vitale delle persone, non è un diritto. Io non ho diritto di essere amata, ho diritto però ad avere le stesse opportunità che hanno tutti. E se ci pensiamo bene, la sessualità è un argomento che riguarda tutti, perché in base alla concezione che solo se sei bello, prestante e fisicamente perfetto puoi fare sesso, la maggior parte della popolazione ne viene esclusa. Di conseguenza, in un certo senso considerata disabile.

La mostra di fumetti è il secondo step di questo progetto, che nel 2017 ha visto la realizzazione del cortometraggio Sensuability, passando anche per il linguaggio della fotografia.

Per info:

sensuability.it
info@sensuability.it


L’illustrazione dell’articolo è di Alessio Atrei

In disabili.com:

Sesso disabili. Siamo sicuri che la seduzione passi sempre per corpi perfetti?


Redazione

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