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In un video l'esperienza di Gianluca che, col supporto di Radicali Italiani e + Europa, mostra perchè quella della prostituzione è ancora l'unica strada, in Italia, che consente a molte persone con disabilità di soddisfare questa necessità

Si torna a parlare di sessualità e disabilità, riportando in primo piano anche il tema dell’assistenza sessuale per le persone con disabilità attraverso una testimonianza forte: il video che documenta l’esperienza di Gianluca, costretto a ricorrere al mercato della prostituzione per vivere la sua prima esperienza. Col supporto di Radicali Italiani e + Europa, insieme all’associazione parmigiana Frega Project, che lo hanno supportato in questa esperienza, è stato presentato a Parma nei giorni scorsi il video "LovER Ability", che racconta la sua storia.
Si tratta di una azione che i promotori vogliono portare a conoscenza del più vasto pubblico per riportare l'attenzione su un tema argomento caldo, che da anni peraltro vede fermo il dibattito anche politico, con un disegno di legge in attesa di approvazione.

Gianluca, il protagonista, ha 27 anni e il midollo spinale parzialmente lesionato dall'età di 15, quando un tuffo al mare ha causato il danno e cambiato la sua vita. Ormai adulto, sente l'esigenza di vivere la sua prima esperienza sessuale. Trovato il sostegno di Radicali Italiani, + Europa e dell'associazione parmigiana Frega Project, decide di accedere al mercato della prostituzione. La storia viene raccontata nel video che racchiude l'esperienza vissuta da Gianluca, accompagnato in questo percorso da Marco Maria Freddi, candidato al consiglio della Regione Emilia-Romagna per Radicali Italiani-+Europa e da Gabriele Capponi, presidente di Frega Project.

"Raccontando questa esperienza vogliamo contribuire ad accendere i riflettori su un tema che è trascurato e, da molti, ignorato: quello dell'assistenza sessuale per le persone con disabilità" spiega Freddi. "I cittadini devono essere consapevoli delle difficoltà che le persone disabili o affette da patologie invalidanti possono incontrare nell'accesso alla sessualità. Ostacoli che donne e omosessuali incontrano ancora più numerosi. Per questo ho scelto di supportare Gianluca nella decisione di accedere al mercato della prostituzione: attraverso la sua storia denunciamo quanto sia ingiusto che un cittadino sia costretto a ricorrere a questa modalità per soddisfare un bisogno così essenziale. E, soprattutto, proponiamo un'alternativa: una legge che a livello regionale istituisca la figura di operatori specializzati nell'assistenza alla sessualità. È una battaglia di civiltà, troppo a lungo le esigenze affettive e sessuali di chi è disabile sono rimaste un tabù, col risultato che non sono state individuate risposte adeguate".

Qui sotto, il video




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Redazione

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