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Il presidente dell'Associazione Italiana Persone Down scrive ai ministri Locatelli e Calderone, esprimendo preoccupazione per lo spostamento di risorse dal Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità. "Bene i decreti su caregiver e semplificazione burocratica, ma "si arrivi presto al traguardo"

Continua a tenere banco in questi giorni il dibattito sui fondi per la disabilità, spostati temporaneamente sul superbonus, tra rassicurazioni dei ministeri competenti e analisi approfondite che, numeri e dati alla mano, sembrerebbero smentirli.

Quel che è certo è che le famiglie di persone con disabilità sono costantemente impegnate a far quadrare i conti, anche economici, per affrontare spese irrinunciabili. Se i dati ci dicono che il costo di mantenimento di un figlio di età compresa tra 0 e 5 anni è di circa 530 euro al mese per beni necessari come alimenti, casa e vestiti, immaginiamo la spesa se quel bambino ha una disabilità. In questo contesto le famiglie sono sempre in prima linea, pronte a battagliare, ma anche stanche di vivere con una costante preoccupazione, stanche dover richiamare di continuo l’attenzione sui loro bisogni e sui loro diritti.

In questo contesto, hanno ritenuto di dover fare sentire la loro voce anche i genitori di persone con sindrome di Down rappresentati dall’AIPD, che scrivono direttamente ai ministri Locatelli e Calderone, chiedendo tempi rapidi, risorse e attenzione costante, in particolare rispetto a tre temi su cui sono state annunciate novità: non solo il Fondo disabilità, ma anche Caregiver e semplificazione burocratica.

LA PREOCCUPAZIONE DELLE FAMIGLIE
Apre così la missiva il presidente di AIPD: "Gentili ministri Locatelli e Calderone, chi vi scrive è il presidente di un'associazione di genitori di persone con sindrome di Down (Gianfranco Salbini, ndr) che esiste da oltre 40 anni, l'Associazione italiana persone Down ets. Vi scrivo però soprattutto come genitore, a mia volta, di una persona con sindrome di Down, che ben conosce le fatiche, l'impegno e la preoccupazione che ci sono compagni ogni giorno. E' questa preoccupazione che ci costringe a restare sempre aggiornati, a leggere avidamente agenzie, notizie e decreti annunciati, prima ancora che firmati e pubblicati. Vi scrivo dopo aver letto, in questi giorni, diverse notizie che ci riguardano molto da vicino, noi familiari di persone con disabilità. (...)".

NOVITÀ SUL RICONOSCIMENTO DEI CAREGIVER FAMILIARI
Il primo punto su cui chiede particolare attenzione è la questione caregiver familiari, la cui normazione da tempo attende l’intervento dei Governi, con un disegno di legge che ancora giace in parlamento. Di questi giorni è l’istituzione del "Tavolo tecnico per l'analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari": “Decisamente una buona notizia, per noi famiglie che da anni chiediamo il riconoscimento e la tutela del caregiver familiare- dichiara Salbini . Che però aggiunge: “L'unica preoccupazione è non si tenga conto del percorso compiuto finora, delle proposte presentate e discusse e che si riparta, appunto, dalla loro "formulazione, ai fini dell'elaborazione di un disegno di legge". Mi preme ricordarvi che il caregiver familiare è un anello fondamentale del welfare italiano, ma anche un anello debolissimo nella società: la sua fragilità fisica ed economica è stata più volte evidenziata e vi chiedo di tenerne conto, perché si arrivi al più presto a questo traguardo tante volte annunciato”.

PROGETTO DI VITA E INVALIDITÀ CIVILE
La seconda notizia -
continua la missiva - riguarda lo snellimento della burocrazia per le persone con disabilità, grazie ai due decreti attuativi della legge delega sulla disabilità sull'accertamento dell'invalidità civile e sul cosiddetto 'progetto di vita', che con tutta probabilità saranno portati nel prossimo Consiglio dei Ministri, come annunciato proprio dal ministro Locatelli. Anche questa è decisamente una buona notizia, che risponde pienamente a quanto da tempo chiediamo, come associazione e insieme alle altre associazioni, per semplificare la vita delle famiglie con disabilità e facilitare l'accesso ai benefici e ai supporti previsti. Per ora è una promessa che ci lascia ben sperare: attendiamo di leggere i decreti e soprattutto di vederli attuati e rinnoviamo a voi ministri e a tutto il governo la nostra disponibilità a offrire un contributo nel merito, in un'ottica di collaborazione già positivamente sperimentata.

FONDO PER LE POLITICHE PER LA DISABILITÀ
E poi c'è una terza notizia, “quella che più delle altre fa discutere e preoccupare: è lo "spostamento", per non dire il "taglio" di 350 milioni di euro al Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità": risorse utilizzate dal ministro Giorgetti (con il cd Decreto Anticipi) per andare a coprire i maggiori costi del Superbonus per le ristrutturazioni, di cui ci attendevamo il ripristino”, ricorda Gianfranco Salbini.
“Sembra invece che, in legge di Bilancio, ulteriori 50 milioni di euro siano stati sottratti al Fondo che, ricordiamo, è destinato all'attuazione delle legge delega, di cui si stanno scrivendo i decreti. Abbiamo letto le repliche del ministro Locatelli e la promessa di "ripristinarle", appunto, non appena i decreti ci saranno: "Le stesse risorse verranno semplicemente slittate sul biennio 2025/26, quando potranno essere realmente utilizzate", ha detto. Fiduciosi e convinti che il ministro Locatelli difenderà come sempre i diritti e le istanze del mondo della disabilità, di cui si occupa con impegno e competenza, chiediamo al ministro Calderone e a tutto il governo di non venir meno a questo impegno e di assicurare le risorse necessarie per sostenere la grande riforma della disabilità che attendiamo da tempo”.

APPELLO PER LE FAMIGLIE
Salbini conclude la sua lettera con un appello: "A nome dei genitori dell'associazione che rappresento, vi sollecito a supportare queste famiglie con risorse e politiche strutturali, rinnovando la nostra disponibilità a partecipare, offrendo il nostro contributo di competenza ed esperienza: la disabilità deve essere una priorità, pur in un momento storico di drammatica preoccupazione. Nessuno deve restare indietro".

Redazione

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