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Alcune regioni e province stavano deliberando sulla possibilità di consentire brevi passeggiate a persone in particolari condizioni di disabilità; ieri è arrivata la circolare del Ministero dell’Interno

Nei giorni scorsi avevamo dato spazio alla questione, sollevata da numerose famiglie, della necessità per alcune persone con determinate disabilità, soprattutto di tipo cognitivo, intellettivo e relazionale, di poter uscire di casa con deroghe all’obbligo di permanenza tuttora in vigore tra le misure di distanziamento sociale per il contenimento al diffondersi dell’infezione da Covid 19.
Si tratta di persone per le quali l’isolamento in casa è, se non impossibile, molto ma molto difficile: pensiamo ad alcune persone con disturbi dello spettro autistico, ad esempio, la cui salute psicofisica in queste situazioni di forte stress può vacillare dando origine a comportamenti aggressivi, autolesionistici o comunque problematici.

Negli stessi giorni era stata anche sottolineata da varie testate la necessità di poter consentire ai bambini di uscire “per un po’ d’aria”. A queste richieste è seguita, ieri, una circolare del 31 marzo del Ministero dell’Interno con precisazioni al divieto di assembramenti, che apre alla possibilità di “passeggiate brevi “per chi bambini piccoli, o per “accompagnamento di anziani e disabili”. Questo il succo della circolare:
(…) per quanto riguarda gli spostamenti di persone fisiche, è da intendersi consentito, ad un solo genitore, camminare con i propri figli minori in quanto tale attività può essere ricondotta alle attività motorie all’aperto, purché in prossimità della propria abitazione. La stessa attività può essere svolta, inoltre,nell’ambito di spostamenti motivati da situazioni di necessità o per motivi di salute.
(…) Potranno essere, altresì, consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza, in ragione della riconducibilità dei medesimi spostamenti a motivazioni di necessità o di salute.
(…) in ogni caso, tutti gli spostamenti sono soggetti al divieto generale di assembramento e, quindi, all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona


Questa circolare, quindi, sembra sgombrare il campo dai dubbi sulla possibilità di spostarsi brevemente dalla propria abitazione da parte di persone con disabilità.

Inoltre, nel sito dell’Ufficio delle Politiche in favore delle persone con disabilità, nelle FAQ dedicate a Coronavirus e disabilità è da giorni così indicato:
1) Per la mia condizione di salute (fisica o psichica) o disabilità (cognitiva, intellettiva, relazionale) necessito di svolgere saltuariamente attività all’aria aperta (passeggiate, attività fisica), posso uscire di casa?
Solo se strettamente necessario e non è possibile fare diversamente, puoi uscire restando nei dintorni di casa, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus (sono vietate le attività sportive di gruppo e gli assembramenti). La raccomandazione è comunque quella di rimanere a casa per evitare di contagiare sé stessi e gli altri. Anche in questo caso l'esigenza deve essere autocertificata, indicando quale sia la ragione di "necessità" e in tal caso si può indicare tra le ragioni dello spostamento l' “assistenza a persone con disabilità”. Inoltre è consigliabile, anche se non obbligatorio, munirsi di altra documentazione, come il certificato attestante la condizione fisica o di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l'assistito).


2) Posso accompagnare un mio familiare che, per la sua condizione di salute (fisica o psichica) o disabilità (cognitiva, intellettiva, relazionale) necessita di svolgere saltuariamente attività all’aria aperta (passeggiate, attività fisica)?
Solo se strettamente necessario e non è possibile fare diversamente, potete uscire restando nei dintorni di casa, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus (sono vietate le attività sportive di gruppo e gli assembramenti). La raccomandazione è comunque quella di rimanere a casa per evitare di contagiare sé stessi e gli altri. Anche in questo caso l'esigenza deve essere autocertificata, indicando quale sia la ragione di "necessità" e in tal caso si può indicare tra le ragioni dello spostamento l' “assistenza a persone con disabilità”. Inoltre è consigliabile, anche se non obbligatorio, munirsi di altra documentazione, come il certificato attestante lacondizione fisica o di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l'assistito).

Prima di questa circolare,
inoltre, come avevamo avuto modo di segnalare, alcune regioni e province si erano già mobilitate nella scorsa settimana rispondendo all’appello di queste famiglie, concedendo la possibilità di deroghe al divieto di passeggiata entro i 200 mt da casa alle persone in determinate condizioni di disabilità, munite di apposita certificazione attestante la condizione e/o questo bisogno. Naturalmente ferme restando tutte le misure in vigore, comprese quelle del distanziamento sociale e del divieto di assembramenti.
Alle nostre prime indicazioni raccolte nel primo articolo, nelle scorse ore se ne erano aggiunte numerose altre (a questo proposito, abbiamo continuato a raccogliere le segnalazioni dei lettori fino a ieri: grazie di quelle pervenute, ndr): di seguito un elenco (non esaustivo) delle Regioni/Province/Comuni che avevano già previsto, ciascuna con le proprie modalità e specifiche, deroghe:

Veneto

Una circolare della Direzione Regionale Prevenzione della Regione Veneto prevede che quanto le persone con gravi disabilità intellettive, disturbi dello spettro autistico e patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto possano uscire dalla propria abitazione con l'assistenza necessaria di un accompagnatore, limitando l’uscita allo stretto necessario e adottando tutte le misure di prevenzione raccomandate dalla normativa vigente (distanza interpersonale con terze persone, uso di mascherine). L'accompagnatore avrà cura di portare con sé apposita autocertificazione, corredata dal certificato medico, attestante la sussistenza delle condizioni di salute che sono alla base della deroga alla limitazione di circolazione sopra descritta.
Qui le indicazioni

Marche
viene garantito ai nuclei familiari di persone affette da disturbi dello spettro autistico ( ordinanza n. 15) e da patologie certificate dall’autorità sanitaria dalle quali derivino problematiche comportamentali ( ordinanza n. 16) di potersi spostare oltre la prossimità della propria abitazione anche fuori dei limiti del territorio comunale di residenza o domicilio in caso di necessità di accesso a luoghi di abituale frequenza da parte del soggetto certificato.
Qui l’ordinanza n.15  e l’ordinanza n. 16.

Lazio
In una nota della Regione Lazio si legge che (…) per le persone che presentano condizioni di elevata fragilità psichica e quadri spesso associati a severi disturbi del comportamento (….) le uscite avverranno solo se strettamente necessario, restando nei dintorni di casa, rispettando le regole di distanziamento sociale per prevenire il contagio del virus. L'esigenza di uscire deve essere autocertificata. L’accompagnatore avrà cura di portare con sé il modulo predisposto dal Ministero dell’Interno, indicando quale sia la ragione di "necessità" dello spostamento, a piedi o con mezzo privato. Oltre all’autocertificazione, è consigliabile che l’accompagnatore siamunito di altra documentazione, come il certificato attestante la condizione di disabilità rilasciato dal proprio medico curante o dalla struttura che segue l'assistito.
Qui la nota

Sardegna
In Sardegna, segnala Diversamente Onlus: è consento ai nuclei familiari che hanno in casa figli o parenti o affini, affetti da patologie certificate dall’autorità sanitaria, dalle quali derivano problematiche comportamentali tali da imporre uscite esterne per il contenimento degli aspetti auto aggressivi ed aggressivi, di potersi spostare oltre la prossimità della propria abitazione anche fuori dai limiti del territorio comunale di residenza e domicilio in caso di necessità di accesso a luoghi di abituale frequenza da parte del soggetto certificato, allo solo scopo di consentire la migliore gestione del soggetto. 
Qui l'indicazione


Lombardia
Le persone "con gravi disabilità intellettive, con disturbi dello spettro autistico e patologie psichiatriche ad elevata necessità di supporto" potranno uscire di casa "per brevi passeggiate e spostamenti". In base alla circolare, la possibilità di uscire dovrà essere autorizzata dallo specialista di riferimento (area neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, disabilità adulta e psichiatria). L'accompagnatore dovrà adottare tutte le misure di prevenzione indicate (in particolare mantenimento della distanza interpersonale, utilizzo di dispositivi di protezione individuale) e compilare il modulo di autocertificazione predisposto dal Ministero dell'Interno dichiarando che lo spostamento, a piedi o con mezzo privato, risponde a motivi di salute. L'accompagnatore dovrà inoltre portare con sé, per ogni eventuale controllo, l'autorizzazione certificativa dello specialista di riferimento e copia del certificato di invalidità o l'attestazione di disabilità. Né la persona interessata né l'accompagnatore devono presentare alcuna sintomatologia febbrile o respiratoria, né essere sottoposti a regime di quarantena domiciliare.
Lo scrive l’Ansa
 
Liguria
Genova24.it riporta che (…) Su indicazione dell’assessore Viale, già ieri Alisa ha inviato una comunicazione a tutti i direttori sociosanitari affinché “qualora la famiglia lo richieda, il medico (area Neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, disabili e psichiatria) che ha in carico la persona possa certificare come “situazione di necessità” l’uscita di quest’ultima dalla propria abitazione qualora, senza la stessa, potesse verificarsi un peggioramento delle condizioni generali. Pensando in particolare ai disturbi dello spettro autistico – prosegue la comunicazione – ma in generale anche ad altre disabilità, si richiede quindi di promuovere tale pratica affinché la certificazione possa essere giustificativa dell’autocertificazione richiesta dalle forze dell’ordine. Resta inteso che l’uscita da casa deve comunque rispettare tutte le misure di protezione e contenimento previste dalla normativa nazionale.

Emilia Romagna
Facendo riferimento alle risposte ad analoghe richieste da parte dell’Ufficio per le persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (in particolare, le risposte prevedono che la persona disabile, o con problemi fisici o psichici, possa uscire per attività fisica o altre attività correlate alla propria condizione di salute, solo se strettamente necessario e osservando le regole di distanziamento sociale, eventualmente accompagnata da un familiare o da chi lo assiste. Come per tutte le uscite dal proprio domicilio per motivi di salute, l' indispensabilità dell'uscita va autocertificata attraverso i moduli utilizzati da tutti i cittadini che ne abbiano necessità), la Regione Emilia Romagna chiarisce che, a supporto dell’ autocertificazione, le Aziende USL, su richiesta dell’interessato o del familiare che lo rappresenta, rilasceranno una certificazione che attesti  la condizione o lo stato di disabilità e le eventuali ulteriori informazioni ritenute necessarie.
Qui la nota della Regione Emilia Romagna

Lucca
Per i soggetti affetti da gravi handicap, la passeggiata nei dintorni di casa, accompagnati da un familiare e/o assistente, è consentita e rientra nella deroga dovuta a "motivi di salute”. È opportuno sempre rispettare le norme precauzionali e portarsi dietro l’autocertificazione e la copia del certificato relativo alla concessione della Legge 104, con specifica relativa alla sussistenza dell’articolo 3, comma 3.
Qui il post su Facebook del sindaco della città 

Trento
E' possibile, per l'intera provincia, richiedere una autorizzazione speciale rilasciata dall'Azienda provinciale per i Servizi Sanitari inviando una richiesta tramite mail: qui le specifiche.

Palermo
A Palermo riaprirà in via eccezionale, a partire da da giovedì 2 aprile - Giornata mondiale per la consapevolezza sull'autismo - e fino al 2 maggio, il Parco della Salute: le persone autistiche, con ADHD, con disabilità fisiche e/o intellettive, con disturbi del neurosviluppo e deficit neurosensoriali, residenti nel Comune di Palermo avranno l’opportunità di trascorrere del tempo al parco in compagnia di un adulto di riferimento che dovrà essere un proprio familiare oppure una persona che se ne prende stabilmente cura.
L'ingresso avverrà in maniera contingentata, a turni da 30 minuti per 2 persone alla volta (un utente e un accompagnatore), dal lunedì al venerdì - eccetto i giorni del 13 aprile e del 1° maggio - dalle ore 9.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00. Per fruire del parco sarà necessario effettuare una prenotazione contattando il numero 334 8703074.
Qui la comunicazione del Parco

Segnalazioni ci sono arrivate rispetto a Grossetto e ad alcuni comuni della Versilia.

Redazione


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