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Un paio di province hanno previsto deroghe al divieto di allontanarsi oltre i 200 mt da casa, in specifici e documentati casi, per minori con disturbi comportamentali difficili da contenere in casa

In questi giorni di isolamento obbligato e necessario, è difficile per tutti rimanere a casa, ma per molti cittadini italiani la questione è molto più complessa e complicata. Come già ricordavamo nei giorni scorsi, la chiusura dei centri diurni e la sospensione dei servizi domiciliari sta mettendo in grossissime difficoltà i caregiver familiari: tutte quelle persone che già si occupavano h24 dei loro congiunti non autosufficienti, e che ora si trovano a non avere neppure più il supporto di assistenti, infermieri, operatori.

A queste situazioni si aggiungono anche quelle, meno numerose, magari, ma non meno urgenti, che interessano le persone che, per ragioni di salute mentale o disturbi di tipo comportamentale, hanno necessità di uscire, e per questo devono essere accompagnate da qualcuno. Pensiamo, ad esempio, alle persone con Alzheimer, ai bambini, ragazzi o adulti con autismo che si sono visti stravolgere la così fondamentale routine della loro quotidianità da un giorno all’altro, e devono in qualche modo scaricare una frustrazione che va accumulandosi nell’isolamento in casa, magari un appartamento piccolo e con numerosi familiari.  Si tratta di persone che hanno bisogno di uscire, e per i quali l’uscita non è una passeggiata, ma una necessità di salute.

Pur nella evidente necessità di rispettare le direttive sul distanziamento sociale, fondamentali per ridurre al minimo le possibilità  di contagio da Covid19, vanno quindi tenute in conto anche queste esigenze che, se non ascoltate, rischiano di compromettere altri aspetti della salute.

La questione, a quanto riportano le cronache, è stata già sollevata in taluni territori, e in alcuni casi le amministrazioni hanno risposto all’appello, prevedendo dei permessi e delle deroghe speciali.
Nella provincia di Trento è possibile richiedere una autorizzazione speciale rilasciata dall'Azienda provinciale per i Servizi Sanitari inviando una richiesta tramite mail: qui le specifiche
Anche nella provincia di Treviso sono state concesse delle deroghe per poter consentire alle famiglie con bambini e ragazzi autistici di fare brevi passeggiate. Secondo quanto pubblicato da Oggitreviso, che riporta le parole di Mario Paganessi, presidente della Fondazione Oltre il labirinto ONLUS, promotrice della richiesta al prefetto, sarà possibile passeggiare, entro 1 chilometro di distanza da casa, nel rispetto delle regole sopra menzionate e muniti di autocertificazione e copia Legge 104 con specificato art.3 comma 3.
A quanto si apprende, inoltre, il governatore del Veneto, Luca Zaia, starebbe valutando misure analoghe per l’intera regione. 

Se avete segnalazioni di provvedimenti simili in altre province d'Italia, potete comunicarcele a redazione@disabili.com

In disabili.com:

Le famiglie di persone con disabilità navigano a vista


Redazione

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