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Cari amici, qualcuno ha dedicato  il 2003 ai disabili.
Grandi novità non ci sono. I soli problemi: di ieri, di oggi e di domani.
Io, per quanto mi riguarda, ho risolto un grande problema: quello di far viaggiare mio figlio - disabile grave su carrozzella.
Come ci sono riuscito? Mi sono fatto fare un camper su "MISURA".
Una ditta di Frosinone, la PIONEER, mi ha infatti costruito un camper appositamente equipaggiato e adatto al trasporto di un disabile.

Perché ho scelto il "camper"?
Una delle ragioni - forse la più importante - era quello di cercare un autoveicolo in grado di migliorare la qualità e le relazioni sociali delle persone con disabilità.
Il camper - un automezzo abitabile per definizione -, a differenza dell'automobile e di ogni altro veicolo che sono limitati alla sola funzione del trasferimento, è funzionante a tempo pieno, tanto in marcia che in sosta.
Il camper, infatti non è soltanto capace di "collegare " ma anche di "far muovere la casa" come strumento ad uso privato, fornendo al tempo stesso un mezzo di locomozione e un abitacolo per lo svago.
Per giunta, la sua indipendenza dai servizi esterni (di igiene, di ristoro, di alloggio) ne fa un ausilio impareggiabile anche nel superamento di tanti ostacoli psicologici, spesso più ardui di quelli fisici.
Questo mezzo ora ha cambiato il nostro modo di viaggiare, di muoverci. Con esso vado ovunque. Senza problemi. 
Ho un ragazzo di 18 anni - su sedia a rotelle da sempre - (alla nascita era una carrozzina, poi un passeggino, ora è una sedia a rotelle).
Non ha diagnosi - ovvero ha un grave ritardo  psico-motorio di origine non dichiarata.
Ho un figlio "VIVO". Con tanto interesse per tutto il mondo che lo circonda.
Viaggiare con l'auto non era possibile. Lui soffre anche di mal d'auto.
Con il camper ho la possibilità di far viaggiare mio figlio in un modo diverso; è più tranquillo, sereno, non ha più il mal d'auto.
Ti fermi, cucini, ti riposi. Insomma, fai tutto ciò che fai a casa.
Già, è proprio una casa su ruote. Ovunque vai sei sempre a casa tua.
Tutto questo è stato possibile apportando poche ma importanti modifiche al mezzo.
La più importante è stata l'installazione di una pedana elettro-idraulica che, quando è chiusa, scompare sotto il pianale del camper.
Con questo ausilio riesco a sollevare mio figlio senza problemi.
Un'altra modifica è stata fatta all'interno. E' stato allargato il corridoio in modo da poter far passare la sedia a rotelle: stringendo il settore cucina, si è ottenuto un corridoio largo 70 cm, e con la sedia a rotelle si può arrivare in questo modo vicino al posto guida.
Inoltre, abbiamo risolto anche il problema del letto.
Il divano, lungo 1,80m e largo 60cm, si trasforma in letto: lo si può aprire in due posizioni, e la sua larghezza varia così da un minimo di 60 cm ad un massimo di 90 cm, dando la possibilità a mio figlio di assumere tre diverse posizioni in larghezza.
La cosa importante è che tutte queste modifiche non hanno stravolto in modo radicale l'abitabilità del camper, che infatti può essere usato anche normalmente.
Per questo l'ho chiamato "IL FAMIGLIABILE".

Sono felice della scelta che ho fatto.
Certo, è costato qualche migliaio di euro, ma sono stati ben spesi, considerando che sono serviti "per pagare una cauzione e liberare un detenuto agli arresti domiciliari".
Ora mio figlio può viaggiare senza problemi e non deve essere più considerato solo per questo  "UN DETENUTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI".
Resto a disposizione di chiunque voglia "scarcerare" il proprio disabile.

In Italia ci sono 7 milioni di persone con handicap. Mi auguro che altri possano fare quello che fatto io...

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