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I viaggiatori italiani sono 31 milioni, di questi circa 900mila esprimono esigenze speciali muovendo un giro economico di ben duemila miliardi l'anno, ma non sempre trovano un riscontro che risponda efficacemente alle loro richieste. Se ne è parlato a Ferrara nel convegno 'Esempio di buona prassi' che ha concluso Easy, la mostra-convegno su Turismo, Sport, Cultura e Tempo Libero.




I dati sono stati illustrati da Claudio Paretti, direttore del Progetto tecnologia per la qualità della vita dell'Enea, ente promotore del sito www.italiapertutti.it.


"L'80 per cento di questi viaggiatori ha solo un tipo di esigenza 'speciale' - ha spiegato Paretti - (la vicinanza alle strutture sanitarie, una dieta specifica, mezzi di trasporto idonei, accessibilità dei servizi e delle strutture ricettive)". Questi viaggiatori chiedono altresì informazioni affidabili e aggiornate, di facile consultazione e integrate. Si tratta tra l'altro di ottimi clienti, essendo persone disposte a spendere di più, le loro vacanze durano di più e non sono concentrati esclusivamente nei tradizionali mesi estivi... Secondo Paretti l'incremento previsto è del 2.5 per cento e se ci fossero interventi pubblici mirati al migliormaneto dei servizi, le previsioni di crescita sarebbero superiori al 7 per cento annuo.


L'elaborazione del Progetto 'Italia per tutti', che offre un primo database di 5mila strutture, è partito dal principio che il turismo inizia dalla città 'ospite' tant'è per la sua realizzazione è stato previsto il coinvolgimento degli enti locali.




Per chi non ha dimestichezza con internet dall'inizio di marzo c'è il numero verde 800-810810 (attivo dalle 9 alle 19 dal lunedì al sabato, dotato di Dts e fax) del progetto SuperAbile dell'Inail. "La prima settimana di attività ha riscontrato 4mila telefonate, e duemila richieste effettive di informazioni", ha sottolineato. Roberto Vitali, consulente dell'Inail per il progetto e responsabile del settore viaggi-turismo-tempo libero del call center, illustrando le caratteristiche dell'iniziativa. Si tratta di un centro di ascolto, orientamento, informazione e consulenza dove il 50 per cento degli operatori sono persone disabili professionalizzate, sulla base del principio americano del 'peer counselling', della consulenza tra pari.




Da più parti è stata lanciata la proposta di un marchio, magari europeo, che certifichi la recettività degli alberghi, attraverso strategie condivise con l'obiettivo comune di offrire viaggi completamente accessibili ovunque.




Una buona base è stata gettata dunque a Easy. C'è un anno di tempo per proseguire nel progetto. L'anno prossimo, alla seconda edizione della manifestazione, verranno tratte le prime conclusioni.





Nicola De Franceschi - nicola@disabili.com


Barbara Favaron - bieffe@disabili.com


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