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Sono un cosiddetto portatore di handicap o disabile, anche se preferisco ritenermi “diversamente abile” (e fare altrettanto con chi vive una situazione analoga alla mia): ho consistenti difficoltà di deambulazione. All’inizio di luglio, sono andato all’aeroporto di Malpensa, diretto a Praga.



Avevo prenotato un volo CSA (la linea di bandiera della Repubblica Ceca), con tanto di richiesta di assistenza: una carrozzina con cui percorrere il tratto tra il check in e l’aereo. Purtroppo, né io, né chi mi accompagnava, riuscimmo a capire dove recarci per il check in, anche perché le indicazioni al riguardo non brillavano certo per precisione.



Chiedemmo informazioni al personale di diverse compagnie aeree, nonché a quello di servizio, senza tuttavia cavare un ragno dal buco. L’unica risposta che ricevemmo più volte era che forse, il tanto sospirato check in, avrei dovuto farlo dalla parte opposta dell’aeroporto. Veramente un bel modo di agevolare chi ha difficoltà motorie!

Dopo qualche decina di minuti, scoprii, da una compagnia straniera, che il volo in questione avveniva congiuntamente ad uno dell’Alitalia, su un’aereo di proprietà di quest’ultima, e che a qualsiasi sportello della nostra compagnia, avrei potuto fare il check in. Al ritorno, sabato scorso, grazie anche alle indicazioni precise dei monitor, nel giro di 15 minuti dal momento del check in, ero già in sala d’attesa, restandomi unicamente “l’incombenza” di salire sull’aereo. Ogni ulteriore commento mi pare superfluo!



Fabrizio Dalla Villa

Villasanta (Mi)



Avete anche voi qualche cosa da dire o da raccontare? Se ve e' capitato d'incappare in situazioni simili, raccontatecele, le pubblicheremo!



Valentina Polati - valentina@disabili.com

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