Vangelio e' infatti, come dice regista "un lavoro decisamente improntato allartisticita e all aspetto teatrale, nel senso che non e' un lavoro che ha delle finalita terapeutiche o rieducative, se non nella misura in cui lo e', per sua stessa natura, il teatro.Questo di una formazione mista di attori portatori di handicap e attori non portatori di handicap credo sia stato il primo esperimento in Italia. Sicuramente il primo a livello professionale, perche la particolarita del nostro lavoro e' che si tratta di una vera e propria esperienza artistica". Teatro e basta, verrebbe da dire, per unopera che si muove allinterno di un grande tema,la spiritualita, prima ancora della religiosita. Raccontata in modo particolare e talora dissacrante.La disabilita si pone quindi come un filtro,uno dei tanti attraverso i quali il tema si dipana.
"Lapporto che i portatori di handicap danno al mio mestiere di attore e di regista" conclude il regista, da anni impegnato in lavori con attori disabili "e' enorme, perche loro hanno una particolarita: non appaiono mai, ma sono sulla scena; quindi ce' una dimensione che e' quella della verita dell agire di un corpo sulla scena, che e' molto forte, e che e' un po lobiettivo che come attori ci diamo.
Vangelio e i suoi interpreti di successo ne stanno avendo tantissimo: da mesi calcano le scene di tutta Europa. Pochi giorni fa, dopo essere stati anche a Castrovillari e a Matera , hanno recitato, pensate un po, a Strasburgo!
Disabilita e arte: un binomio sempre piu' felice e fecondo. Diversi possono essere protagonisti, diversi i luoghi e le forme di espressione, diverse le finalita. Unico lo spirito innegabilmente positivo di queste esperienze.Il forum Artisti di Disabili.com potrebbe essere un utilissimo luogo per confrontarsi o per scambiarsi idee,opinioni,consigli..che ne dite?
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