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I soggetti dell'iniziativa sono una scuola elementare, e gli amici malati di sclerosi multipla del centro Casa Breda, che hanno realizzato assieme un progetto artistico, uno spunto per ciascuno, ma anche una "scusa" per incontrarsi e conoscersi.
"Casa Breda nasce con l'intento di supportare i pazienti offrendo loro una riabilitazione adeguata", spiega Alberto Lonigo, Presidente della Fondazione Breda, e continua: "Un compito difficile perché parte da un prezioso presupposto: l'assistenza, sia sociale che sanitaria, non è intesa solo negli aspetti strettamente clinici ma presta attenzione anche agli aspetti psicologici e sociali".
Requisito fondamentale per garantire un recupero della qualità della vita del malato è quello di fargli raggiungere il maggior grado di autosufficienza possibile nei diversi ambiti d'azione, puntando all'autonomia fisica, psicologica e sociale della persona.
In quest'ottica, le attività della Struttura, si propongono come motore di attività e di contenuti sul territorio.
Grazie a questo innovativo approccio diventa più facile avvicinare le persone alla disabilità e da questo incontro nascono esperienze uniche che realizzano concretamente la cultura dell'integrazione.
Partendo da queste motivazioni, la Presidenza e l'Amministrazione hanno incoraggiato Casa Breda ad affrontare un percorso di speranza: una tirocinante della facoltà di Scienze della Formazione, con un corso di Laurea in Scienze dell'educazione, ha coinvolto degli ospiti ammalati di sclerosi multipla e dei bambini della scuola Elementare di quartiere in un progetto che ha permesso di valorizzare un loro estro artistica, espresso per l'occasione mediante la pittura.
Una tecnica che ha aiutato i malati di sclerosi multipla a scoprirsi capaci di nuove e diverse modalità di espressione, ed ha promosso una maggiore consapevolezza delle proprie abilità, in funzione anche di un arricchimento della propria dimensione sociale e di relazione.
Il Presidente della Fondazione Breda, Alberto Lonigo spiega: "L'esperienza artistica ha in sé un'intrinseca valenza pedagogica.
Il nostro obiettivo in questo progetto era quello di arricchire la dimensione relazionale del malato, spostando il punto di osservazione non più unicamente sugli aspetti patologici degenerativi ma sulle risorse della persona
".
E conclude: "Risulta fondamentale rovesciare l'ottica comune con cui si guarda il malato e considerarlo invece "sano" sotto altri punti di vista: ovvero con potenzialità, risorse e ricchezze da investire".
Molto positivo anche l'incontro con i bambini della scuola coinvolta, dove si è attivato un percorso di sensibilizzazione sul tema della disabilità e sulla realtà di Casa Breda.

INFO
Pia Fondazione Vincenzo e Stefano Breda
Via dell'Ippodromo, 2
35129 Padova
Tel. 049 8937333
Fax 049 8937355

Qualche informazione anche sul sito: www2.regione.veneto.it/cultura/archivi-storici/intlocale-pd1.htm

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