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Ci sembra opportuno pubblicare l'articolo apparso oggi sul quotidiano 'Il Mattino di Padova', che ha dato ampio spazio all'evento musicale dell'estate. Preparato a puntino da organizzatori e Amministrazione Comunale, ma evidentemente non in tutte le sfumature.....

PADOVA. Tra le disfunzioni della macchina organizzativa, una circostanza è apparsa particolarmente sgradevole. A differenza del passato, quest'anno i disabili sono stati relegati al centro dell'Isola Memmia, proprio nel mezzo dei centomila che hanno gremito Prato della Valle. Una collocazione decisamente assurda, perché - oltre a non vedere nulla - i portatori d'handicap hanno rischiato a più riprese di essere travolti dalla folla. Molti di loro, insieme agli accompagnatori, si sono rivolti agli organizzatori del Festivalbar, sollecitando un trasferimento in posizione più felice e meno pericolosa. Nulla da fare. «Arrivo da Ponte San Nicolò - ha protestato un ragazzo in carrozzina - Per un mese ho chiesto al Comune se era necessario un pass per accedere al concerto e tutti mi hanno risposto che non serviva alcuna autorizzazione, bastava presentarsi in Prato il giorno stesso. Ecco il risultato, siamo "coperti" da un muro di spettatori, non vediamo neanche il palco. Che vergogna, non meritavamo un trattamento del genere!». Altre polemiche hanno riguardato l'accesso, vietato al pubblico, alla grande terrazza dell'ex Foro Boario: le autorità l'hanno disertato, così è rimasto a disposizione dei familiari e degli amici degli amministratori comunali.

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