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"Chiunque si occupi di bambini con bisogni particolari sa perfettamente quanto sia spesso difficile tenere i giocattoli a portata di mano di chi ci gioca - e, magari, fuori dalla portata di chi non dovrebbe giocarci!
Tutti quei bambini che, per un motivo qualsiasi, sono incapaci di scegliere e afferrare i giocattoli hanno bisogno di assistenza prima di poter iniziare a giocare
".

È uno dei concetti espressi nel volume "Un gioco speciale. Giocattoli e attività per bambini con esigenze particolari", uscito proprio nell'Anno Europeo delle Persone Disabili, che si propone come uno strumento pratico ed essenziale per gli insegnanti, i genitori e gli educatori che lavorano con bambini con esigenze "particolari".

Genitori, insegnanti - soprattutto di sostegno -, assistenti sociali e animatori possono trovarvi stimoli e proposte per realizzare numerose occasioni di gioco con mani abili e un pizzico di terapia.
Qui non si parla di età né di malattie: cenni minimi e delicati lasciano intuire la vita difficile di bambini intrappolati in situazioni dolorose perché non vedono o non sentono, non si muovono o stanno solo sdraiati, non riescono ad afferrare né ad aprire le mani e, quello che prendono sfugge inesorabilmente dalle dita.
Giochi per tutti e cinque i sensi, alcuni veloci da creare sul momento, altri più laboriosi per il piacere di fabbricare qualcosa.
Giocattoli da fare con materiali semplici, non sofisticati, che costano poco o addirittura nulla.
Questo volume, un vero e proprio insuperato classico internazionale, ricollocando al centro il bisogno di essere attivo del bambino, anche quando temporaneamente a letto per una malattia o un incidente, aiuta a comprendere che il premio vero, persino per i cosiddetti normali, non è quello esterno ma nel piacere di poter dire "Ci sono riuscito. L'ho fatto io. Da solo".

In Inghilterra che ha una già lunga tradizione di ludoteche, gioco in ospedale, Play-therapy, l'autrice ha raccolto decine di proposte, molte le ha inventate e rielaborate lei stessa, sperimentandole in tante occasioni, dopo aver lasciato il lavoro di insegnante.
I giochi qui riuniti sono sempre in sintonia con il bisogno di essere attivo, vitale in ogni bambino, anche in chi è temporaneamente a letto per una qualsiasi malattia o incidente di passaggio, come per chi fatica a trovare oggetti "giusti" in un percorso lungo mesi o anni.
Bisogna semplicemente trovare il modo perché gli oggetti non scappino via al primo gesto incontrollato, perché siano sempre attraenti per tenere viva la curiosità e il desiderio autonomo di fare.
Giusti in quanto sicuri, leggeri ma resistenti, manovrabili in modo semplice e soprattutto a portata di mano, raggiungibili senza aiuto quando si vuole, gesto autonomo che porta a tutte le esperienze.

L'autrice, Roma Lear, è una educatrice.
Ha iniziato la sua carriera insegnando ai bambini negli ospedali.
La sua esperienza dimostra chiaramente che, in simili situazioni, i risultati migliori vengono non da esercizi noiosi e ripetuti a comando ma da offerte di gioco basate sul gusto della sorpresa e della novità tali da suscitare il piacere di provare più e più volte per scoprire tutte le possibilità nascoste.
La sua innata creatività e il suo entusiasmo l'hanno spinta a inventare giocattoli e giochi con cui stimolare gli interessi di bambini costretti a letto o con handicap non solo di natura fisica.
Dalla sua esperienza ha tratto materiale per pubblicazioni ormai tradotte in diverse lingue.

Il libro
Autore: Roma Lear
Titolo: Un gioco speciale. Giocattoli e attività per bambini con esigenze particolari
Pagine: 216
Anno: 2003ISBN: 88-87507-75-9
Prezzo: Euro 18,50 

PER INFORMAZIONI
Ufficio Stampa Edizioni La Meridiana - Resp. Dott.ssa Marilena Sallustio
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70056 Molfetta (BA)
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