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Arrivano le prime relazioni di viaggio, per condire la vostra estate!
La prima è tinta di arancione, come i colori dell'Olanda, vista in aprile.
A spedircela è Rita Lucani, che in questo modo (aperto a tutti i viaggiatori che vogliano cimentarsi!) ci mette a disposizione notizie fresche e testate sul campo in fatto di accessibilità, gentilezza delle persone, accoglienza, eventuali problematiche da tener ben presente allorché si decida di intraprendere il viaggio.
Ecco il resoconto!

Questa che vi racconto è la mia esperienza di quattro giorni da paraplegica ad Amsterdam.
Non è una città facile, (più comoda di Roma!) l'asfalto riveste solo le strade periferiche o quelle più trafficate, per il resto ci sono dei mattoni stretti, spesso divelti e avvallati.
In compenso non ci sono marciapiedi rialzati e comunque sempre con gli scivoli, una città che si sposta quasi solo in bicicletta, non può che averne.
Le uniche salite sono per andare sui ponti che attraversano i canali.
Con poche auto che girano, la città è silenziosa e tranquilla; i mezzi pubblici sono prevalentemente tram doppi, ho visto che sono predisposti per la salita delle carrozzine, ma non li ho provati.
Io ho sempre girato "a piedi", mai preso un mezzo o un taxi, se non da e per l'aeroporto, la città non è molto grande, i disabili olandesi li ho visti tutti dotati di carrozzina elettrica, anche loro faranno uso saltuario dell'automobile.
Il clima è piovoso e umido, ma io in aprile ho incontrato sempre il sole.
I servizi igienici si trovano sempre nei musei e per fortuna la città ne ha molti.
L'allarme nei bagni non è come da noi una cordicella da tirare di solito nei pressi del water, bensì una corda che distanziata pochi centimetri dal suolo e dal muro, corre tutt'intorno al perimetro del bagno, cosicché in qualsiasi punto del locale si cade o si ha bisogno, l'allarme è a portata di mano. Bella trovata, direi!
I locali del centro sono abbastanza piccoli, se pensate o vedrete la case caratteristiche capirete il motivo, sfido dunque a trovare servizi igienici comodi, nella mia guida c'era scritto che solo un bar in centro città ne aveva uno accessibile.

Cenni storici, culturali e curiosità
Le biciclette olandesi sono più alte delle nostre e più ergonomiche, vanno a scheggia, una dietro l'altra e in doppio senso di marcia, quando si attraversa sono loro il pericolo da evitare: non si fermano.
Gli olandesi vanno in bici come noi andiamo in macchina, ho visto un parcheggio per bici a tre piani tipo silos, negli appositi cassonetti sul davanti delle biciclette ci caricano di tutto, spesa e/o bambini e con tutti i climi.
Le strade sono di due tipi, quelle col canale al centro hanno dopo il nome la desinenza gracht (canale), quelle senza la desinenza -straat (strada).
I canali sono la caratteristica principale, ma sono più larghi di quelli di Venezia, costeggiati da strade ad una corsia, con alberi, e la pista ciclabile.
Nel centro città i canali sono tutti disposti a ferro di cavallo, intorno alla foce del fiume Amstel, da cui il nome.
Vista la favorevole posizione geografica, Amsterdam nel Cinquecento era a capo di un impero commerciale potentissimo, fondò la Compagnia delle Indie, che ebbe il monopolio dell'importazione delle spezie (ancora oggi il loro aroma distingue molti piatti gastronomici).
Combatté sia con la Spagna che con la Francia per l'indipendenza e per affermare la religione protestante-calvinista; accolse emigranti ed ebrei scacciati da tutt'Europa.
La cultura tollerante seguì poi negli anni sessanta, diventando centro di raduno degli yippies, fino ai giorni d'oggi, tanto che le prime domande che riceve un italiano di ritorno dall'Olanda sono circa i coffeeshops e il quartiere a luci rosse.


bicicletta e... carrozzella!

Gli olandesi sono cordiali, gentili e tranquilli, amano stare all'aria aperta a prendere il sole, si mettono a leggere sul marciapiede davanti alla porta di casa; se sei al bar e al tuo tavolo ci sono posti liberi, loro ti chiedono se possono sedersi, così come al ristorante si mangia a volte con gente estranea di fianco; sono tutti molto giovani e anche quelli più anziani, appaiono giovani lo stesso.
Le case hanno tutte una forma caratteristica, perché sono state concepite come case/magazzini. Nella parte più alta, sotto il tetto superspiovente si riponevano mercanzie, issandole con una carrucola appesa ad un gancio, le facciate sono di mattoni scuri e tutte con grandi e numerose finestre, per acchiappare più luce possibile.
Ci sono poi le case/barconi, hanno giardinetto esterno, e sbirciando all'interno arredi e confort d'ogni genere.
I tre musei principali, il Rijksmuseum, lo Stedelijk e il Van Gogh sono concentrati in un quartiere sorto alla fine dell'ottocento, nei pressi di un grande parco, il Vondelparck, ottimo per una siesta post-visita.
Il Rijk è un complesso in stile neogotico (1885) e custodisce prevalentemente opere del Seicento, il periodo olandese più fiorente, con autori quali Veermer, Hals, Rembrandt, caratterizzato da temi quotidiani,  rigore realistico con dovizia di particolari e forti giochi di luce.
Il Museo Van Gogh celebra l'artista olandese più famoso, in un moderno edificio con più di 200 opere.
Lo Stedelijk Museum, di fianco al Van Gogh, era in restauro, così parte della collezione sono andata a vederla in un complesso post-industriale vicino alla stazione centrale.
Sono tutte opere d'arte contemporanea: Picasso, Chagall, Mondrian, Cezanne.
Tutti i musei sono accessibili, tranne il museo/casa di Anna Frack ma l'interminabile fila all'entrata è un disincentivo.
Le chiese principali sono due: la Oude Kerk Chiesa Vecchia (le origini sono del XIII secolo) e la Nieuwe Kerk, nuova, entrambe accessibili.
Sono caratterizzate dalle ampie finestre/ vetrate istoriate, (con vetri dipinti) e da campanili.
Tra una visita culturale l'altra ci si riposa uno dei numerosi bar che sono dappertutto, hanno anche tavoli all'aperto e offrono di tutto a tutte le ore.
Per cenare non fate troppo tardi, verso le dieci di sera si chiude e se è un giorno feriale, vanno tutti a letto, ma il fine settimana si scatenano.
I locali sono tutti molti carini, arredati in modo originale, spesso con mobili e oggetti riciclati. Ci sono anche tantissime librerie, di libri vecchi e nuovi, eppoi fiori, fiori e colori ovunque, tutti i più piccoli ritagli di terra sono coltivati dai cittadini nei pressi delle loro abitazioni.
Non mancate di far visita anche al noto mercato dei fiori, dove i tulipani sono ovviamente i padroni.

Vademecum (ovvero io ho fatto così)
L'aereo l'ho prenotato sul sito della compagnia olandese KLM, poiché era quella più competitiva economicamente. Ho successivamente telefonato per indicargli che ero un passeggero "speciale".
Quando dovete tornare in Italia considerate che l'aeroporto di Amsterdam è enorme, e si impiega del tempo per arrivare all'imbarco.
Comunque nessun inconveniente né all'arrivo né alla partenza.
L'albergo era comodo, bello e in ottima posizione.
L'entrata con un montacarichi di lato a quella principale, camera confortevole, bagno grande, dotato di una sedia apposita per fare la doccia e di maniglioni al water.
Caro, però, come tutti gli alberghi di Amsterdam.
L'albergo si chiama NH CITY CENTER HOTEL Spuistraat 288-292, tel. 0204204545 oppure potete contattare l'agenzia olandese KEYTOURS dam 19, tel. 0205200080.
 
INFO:

Vedi il nostro speciale I viaggi di Fiammetta & Friends

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[Rita Luciani]

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