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Continuiamo il nostro avvicinamento ai Giochi di Rio: dopo i nostri gli speciali su atletica leggera, scherma in carrozzina, ciclismo e nuoto, oggi è il turno della vela


Uno dei tabù più grandi per le persone con disabilità è sempre stato, sicuramente, quello dell'accesso e della fruizione degli specchi d'acqua, tra gli ecosistemi più apprezzati e preziosi per l'uomo. L'attenzione che questo aspetto molto importante ha avuto negli ultimi anni ha portato non solo a un notevole progresso nell'accesso ai laghi, ai corsi d'acqua, alle spiagge e al mare, ma anche allo sviluppo delle discipline sportive ad esso legate, come la vela.

STORIA E ORGANISMI - La vela paralimpica non è uno sport che vanta una lunghissima tradizione paralimpica come l'atletica leggera  o il nuoto; tuttavia, pur essendo una disciplina abbastanza recente, vanta già una buona storia alle proprie spalle: introdotta come evento dimostrativo alle Paralimpiadi di Atlanta 1996, ha fatto il suo ingresso ufficiale nel programma dei Giochi a partire da Sidney 2000.
Le sue origini risalgono agli anni '80 del secolo scorso con la prima competizione internazionale riservata ad atleti con disabilità in Svizzera; nel 1988 venne fondata la prima federazione internazionale, la IHSC (International Handicap Sailing Committee), riconosciuta ufficialmente dalla International Sailing Federation nel 1991 e subito rinominata IFDS (International Foundation for Disabled Sailing).  Attualmente, le due federazioni che governano la vela paralimpica sono conosciute come World Sailing (praticata da normodotati) e Para World Sailing Committee (praticata da persone con disabilità); in Italia è la Federvela a gestirne l'attività organizzativa e agonistica.

REGOLE E CLASSIFICAZIONI - La diffusione che la vela ha acquisito tra le persone con disabilità negli ultimi anni è dovuta soprattutto al fatto che si tratta di uno sport estremamente inclusivo, dove atleti con diversa disabilità e di sesso diverso possono gareggiare (e affrontarsi) insieme anche ai massimi livelli.
La classificazione funzionale avviene in base a un punteggio (da 1 a 7) assegnato da un'apposita commissione che stabilisce, semplicemente, il diritto a essere definito "atleta paralimpico": a un punteggio più basso verrà abbinata una disabilità maggiore, considerata secondo parametri di stabilità, funzionalità della mano, mobilità e visibilità. Le classi paralimpiche sono 3 e ad ognuna corrisponde un tipo di imbarcazione:

1- Singolo Open con imbarcazione 2.4mR (4,18 metri di lunghezza, 0,72 di larghezza, peso di 254 kg e superficie di 7,39 metri quadrati): possono partecipare tutti gli atleti con punteggio da 1 a 7;
2- Doppio con imbarcazione Skud 18 (5,8 metri di lunghezza, 2,29 di larghezza, peso di 330 kg e superficie di 15,5 metri quadrati): obbligatoria la partecipazione di almeno un'atleta donna e un'atleta con punteggio da 1 a 2;
3- Triplo con imbarcazione Sonar (7 metri di lunghezza, 2,40 di larghezza, peso di 952,5 kg superficie di 23,2 metri quadrati): l'equipaggio è composto da 3 atleti il cui punteggio totale non deve essere superiore a 14.

L'ITALIA DELLA VELA PARALIMPICA - Il prestigio che l'Italia ha acquisito nella storia più recente testimonia la bontà del percorso intrapreso dalla Federvela: a supporto di questa tesi, dobbiamo citare l'elezione di due personalità come Carlo Croce (Presidente) e l'ex atleta paralimpico Massimo Dighe (Responsabile delle Relazioni con il Comitato Paralimpico Internazionale) al vertice della World Sailing. La nostra Nazionale  parteciperà a tutte le specialità in gara alle Paralimpiadi di Rio; sono sei, infatti, gli atleti convocati dai tecnici Filippo Maretti e Filippo Togni: si tratta di Antonio Squizzato (classe 2.4mR), Marco Gualandris, Marta Zanetti (classe Skud18), Gianbachisio Pira, Gianluca Raggi e Fabrizio Solazzo (classe Sonar).
Pur non partendo con i favori del pronostico, i nostri atleti possono tentare di sovvertire le previsioni: la coppia formata da Gualandris e Zanetti, ad esempio, è seconda nel ranking mondiale e, dopo il 5° posto a Londra 2012, ha centrato il podio in quasi tutte le competizioni internazionali a cui ha preso parte. In ascesa, dopo i passi avanti dell'ultimo periodo, anche le quotazioni di Squizzato.

In disabili.com:

 

Speciale Paralimpiadi Rio 2016

Marco Berton


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