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vezzaliL’olimpionica del fioretto tra progetti e solidarietà

La scorsa settimana la campionessa olimpionica, medaglia d’oro nel fioretto individuale alle scorse Olimpiadi di Pechino, Valentina Vezzali, è stata a Padova per una due giorni all’insegna della solidarietà .
Prima ha incontrato nella Sala Scherma della Comini Padova Scherma i giovani e promettenti fiorettisti dell’Accademia per parlare loro dell’importanza dello sport per una buona salute psico-fisica. Più tardi a Campodarsego, un comune dell’Alta padovana, ha incontrato i bambini di tutte le scuole Superiori e Terze Medie di Padova e Provincia nell’ambito di un evento denominato €˜Campioni Nella Vita E Nello Sport‑¬. In serata infine è intervenuta come testimonial all’apertura della Campagna Di Prevenzione "Liberi Dal Fumo", organizzata Da Sodalitas, La Società Di Mutuo Soccorso Della Bcc Alta Padovana, sempre presso l'Alta Forum Di Campodarsego. Il giorno successivo Valentina ha poi preso parte a tutta una serie di altri incontri con il Sindaco e le Autorità cittadine.
Noi di Disabili.com l’abbiamo incontrata e le abbiamo chiesto di parlare ai nostri microfoni proprio di questa campagna contro il fumo di cui è testimonial.
Ecco di seguito la nostra intervista.

Siamo con Valentina Vezzali e sappiamo che è a Padova per la presentazione della campagna antifumo promossa da Sodalitas, volevamo sapere: come è nato questo suo interesse per il sociale e l’idea di aderire a questa campagna?
«Prima di essere campioni nello sport tutte le persone dovrebbero essere campioni nella vita. Sicuramente lo sport mi ha dato tanto e mi ha trasmesso tanti valori e poter aiutare le persone è uno di questi valori. Cercare di prevenire le conseguenze che può causare il fumo che sono conseguenze molto drastiche, io ho un’esperienza diretta perché ho perso mio padre a 15 anni per colpa del fumo, perché era un accanito fumatore, quindi se si può prevenire sicuramente le persone potrebbero stare meglio. Se le persone capissero che il fumo fa male e capissero anche l’importanza dello sport sicuramente ci sarebbe molta più salute e molto più benessere.»


Audio e raccolta fotografica dell’incontro

In questo momento sta lavorando anche ad altri progetti o campagne di solidarietà ?
«A breve uscirà una campagna nella quale mi sono impegnata: per ogni prodotto che Infasil venderà tramite Unicef 1 euro verrà destinato ai bambini in Africa per il tetano.
Quando posso sicuramente cerco di partecipare al sociale. Io mi reputo una persona fortunatissima e aiutare gli altri è il minimo che possa fare. Poi quando si tratta di giovani e di ragazzi e di aiutare bambini, con il fatto che sono anche una mamma, credo di essere ancora più sensibile e di farlo ancora più volentieri.
»

E per quanto riguarda il suo ruolo di sportiva di primo piano, ha avuto modo nel corso della sua carriera di avere a che fare con lo sport e la disabilità ? Ha seguito le Paralimpiadi per esempio?
«Purtroppo non sono riuscita a seguirle come volevo anche perché la Paralimpiadi sono una manifestazione bellissima proprio come le Olimpiadi, sono una continuazione delle Olimpiadi, e credo che gli italiani c’abbiano portato veramente onore, che abbiano raggiunto dei buoni risultati.
Nella scherma mi è capitato anche di confrontarmi e di €˜tirare‑¬ seduta in carrozzina e devo dire che le ho prese di santa ragione perché non pensavo che fosse così forte. Ho tirato con un vicecampione del mondo che è fortissimo anche nel basket, che ha vinto medaglie alla scorsa Olimpiade, questa non credo che sia andato benissimo. Quindi ho avuto anche quest’esperienza e credo che sia bellissimo potersi confrontare con tutti

INFO:

Il sito di Valentina Vezzali

Il sito di Sodalitas

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[Alessandra Babetto]

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