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Disegno di un pallone da rugby che taglia un traguardo La squadra padovana del Petrarca Rugby ha sposato l’iniziativa della onlus Team For Children per finanziare il primo progetto italiano di screening neonatale universale


Come ci è capitato di ricordare più volte, lo screening neonatale è una pratica che in svariati casi può davvero fare la differenza quanto alla diagnosi precoce di malattie anche molto gravi, e relativa speranza di vita. Ed è proprio a favore dello screening neonatale contro una delle patologie genetiche del sangue più diffuse al mondo – l’anemia falciforme (o drepanocitosi (SDC)) - che una inedita sinergia vede uniti lo sport e l’associazionismo, per una sfida al contempo scientifica e sociale. Si tratta del progetto pilota promosso dalla Onlus padovana Team For Children insieme al Petrarca Rugby, squadra cittadina, volta alla raccolta fondi per l’attivazione del primo progetto italiano di screening neonatale universale presso la Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Padova.


L’OBIETTIVO DEL PROGETTO - L’obiettivo è quello di raccogliere 40 mila euro utili a finanziare un anno di screening neonatale per l’individuazione di piccoli affetti da drepanocitosi, così da riuscire a prendere in carico i casi e intervenire tempestivamente contro una malattia genetica che può comportare l’insorgenza di varie patologie, anche disabilitanti, finanche mortali. La prima squadra del Petrarca Rugby è fatta quindi promotrice della raccolta fondi, che al raggiungimento della quota di 15mila Euro vedrà già la partenza del progetto. 


LO SCREENING CONTRO UN’EMERGENZA SANITARIA - Il progetto, coordinato sotto il profilo medico dalla dottoressa Laura Sainati dell’azienda Ospedaliera patavina, permetterà di attivare per la prima volta in Italia una campagna di screening universale dedicata alla drepanocitosi. Ma perché, ci si chiederà, proprio questa patologia? Perché si tratta di una malattia che le stime prevedono in forte aumento nei prossimi anni. Caratteristica nei paesi quali Africa centro orientale, India e sud Arabia, l’anemia falciforme si sta diffondendo come emergenza medica anche nel nostro paese, in conseguenza dei flussi migratori. La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità la inserisce tra le emergenze sanitarie, e L’Associazione Italiana di Ematologia Oncologica Pediatrica (AIEOP), nel pubblicare le proprie raccomandazioni per la gestione dei pazienti nell’ Orphanet Journal of Rare Diseaseravvede nello screening neonatale universale una prassi fondamentale. 



UN RISPARMIO GENERALE
- Va ricordato che lo screening, oltre a rappresentare un imperativo etico, consente anche di far fronte a costi di tipo economico poiché la presa in carico di un piccolo affetto da anemia falciforme con diagnosi precoce (e per il quale sono quindi avviate terapie) è molto meno onerosa in termini di spesa rispetto alla gestione di un paziente non diagnosticato precocemente, per il quale i costi lievitano (ospedalizzazione, ecc).


squadra di rugby da dimostrazione di alcune tecnicheLE MODALITA’ DELLO SCREENING - Lo screening per rilevare l’anemia falciforme non sarà assolutamente invasivo. Sarà infatti associato ad altri screening che già l’ospedale di Padova applica per altre patologie. Nessun prelievo aggiuntivo, quindi, dato che dallo stesso campione di sangue verranno destinate due gocce all’esame della drepanocitosi. Lo screening sarà offerto gratuitamente alle famiglie che ne faranno richiesta dopo essere state informate dal personale sanitario. Il test sarà proposto a tutti i genitori dei bambini risultati positivi per consulenza genetica in previsione di ulteriori gravidanze e a tutti i fratelli di neonati positivi e saranno inoltre eseguiti studi degli aplotipi dei pazienti affetti, per valutare la gravità dell’espressione clinica.



IN CAMPO CONTRO L’ANEMIA FALCIFORME
- Sarà nel suo ambiente naturale – quello dei campi da gioco – che il Petrarca Rugby porterà quindi il suo contributo, e soprattutto farà conoscere il progetto. Nel corso di eventi sportivi organizzati dalla società si attiverà l’azione di sensibilizzazione da parte della squadra, il cui presidente Enrico Toffano dichiara: “Vogliamo anche coinvolgere le altre squadre di Padova e del per raccogliere più velocemente i fondi necessari. Per fare questo metteremo in atto diverse iniziative, ad esempio predisporremo un’apposita teca in un punto informativo e organizzeremo delle cene. Inoltre presenteremo l’iniziativa anche durante il “rugby day”, che si svolgerà nel mese di maggio ed al quale parteciperanno tutte le squadre venete di Eccellenza”. 


Ricorda Chiara Girello Azzena, presidente di Team for Children, che ovviamente l’appello è a tutti i cittadini che abbiano il piacere di contribuire a questa importante causa per il futuro dei nostri bambini.

 

Per info:
www.teamforchildren.it

 

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SCREENING NEONATALE: DA 50 ANNI E’ POSSIBILE PREVENIRE DISABILITA’ E MORTALITA’ PRECOCE

 

Francesca Martin

 

 

 

 

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