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Se, come vuole la consuetudine, il varo di una nuova imbarcazione prevede il lancio di una bottiglia di champagne addosso allo scafo, allora per alcuni è tempo di preparare le scorte di vino.
Gli alcuni in questione sono i membri dell'associazione veronese "Eos - Michele Dusi - Onlus"; dopo tre anni di intensi studi e progetti, sono pronti a godersi le emozioni dei risultati ottenuti.
Si chiama infatti "Emozioni" il frutto del loro lavoro: un trimarano di 4 metri davvero accessibile, facilmente manovrabile anche da chi ha difficoltà motorie e sensoriali.
Plasmato e rimodellato più volte per venire incontro alle esigenze di tutti, il prototipo è passato alla fase "Visto, si stampi", come si direbbe in altri contesti. In questo caso, però, niente a che vedere con libri o pubblicazioni varie: lo stampo in questione è quello recentemente prodotto per realizzare ulteriori copie del progetto.
L'intenzione, infatti, è creare una flotta di "Emozioni"; e così, dopo il collaudo e le eventuali modifiche del primo modello già uscito dal cantiere, si passerà alla costruzione dei trimarani nella loro veste approvata e definitiva.
Certo, si può pensare, imbarcazioni adattate per essere accessibili esistono da tempo. In realtà , però, nessuna di queste è come il trimarano "Emozioni", che rappresenta così una vera e propria novità .
Diversamente da altri modelli, questa barca a vela è leggera: pesa infatti 70 chili, grazie alla speciale resina con cui sono stati costruiti scafi e coperta.
La seduta, poi, non solo è resa più comoda, ma è anche disposta al centro e orientata verso prua, quando invece di solito è collocata lateralmente e rivolta verso il centro barca.
Il risultato è un'incredibile sensazione di libertà ; una piacevole ondata di "emozioni", per l'appunto.
Grazie all'ampia visuale, è come diventare un tutt'uno con l'orizzonte, e per di più senza correre il rischio di bagnarsi: la struttura, infatti, oltre ad essere anti-rovesciamento, garantisce a chi la conduce una postazione comoda e asciutta.
Una vera soddisfazione che può essere provata da tutti, compresi bambini e normodotati; e proprio questa è un'ulteriore novità di "Emozioni": il trimarano, infatti, è un modello progettato per essere biposto.
In questo modo, se una persona ha gravi limitazioni, fisiche o mentali, può comunque provare l'ebbrezza di un giro in barca a vela contando sulla presenza, a bordo, di un accompagnatore esperto.
Nato dallo spirito creativo di un team guidato dall'istruttore di "Eos" Valerio Pighi, "Emozioni" ha ricevuto anche il sostegno e la consulenza di due velisti quali Andrea Stella e Mauro Pelaschier.
Ora è pronto a "farsi in quattro", nel vero senso della parola: l'iter, infatti, prevede la costruzione di quattro trimarani entro l'anno.
Un risultato che fa prospettare un futuro di regate di flotta, e magari più avanti, di campionati zonali: un'idea possibile se altre associazioni, nell'area del Garda e non solo, si doteranno delle stesse imbarcazioni.
Lo spirito agonistico, dunque, si combina con i benefici della velaterapia, già confermati dalle attività di "Eos": tra i suoi progetti, infatti, sono previsti corsi di vela nelle acque del lago di Garda riservati agli ospiti del Centro Medico Don Calabria di Verona e ai non vedenti dell'Unione Italiana Ciechi.

Link:
Il sito dell'associazione "Eos - Michele Dusi - Onlus"


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[Roberto Bonaldi]

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