Menu

Tipografia


Che poi: non solo giocatore, ma anche vice allenatore in B.
Tutte queste attività assieme meritano una spiegazione dalla viva voce dell'atleta.
"Gioco nell'A1 in quanto il mio allenatore della Nazionale Under-23 mi aveva notato per la nazionale e quest'anno ha creduto in me e mi ha richiesto in A1.
Poi con altri ragazzi della nazionale, in particolare Marco Zanin, abbiamo deciso di provare a fondare la prima squadra universitaria in Italia, appunto del CUS Padova nella quale gioco e disputiamo il campionato di serie B.
L'idea sarebbe quella di creare un campionato universitario e in piccolo, per adesso, costituisce un vivaio per i giovani giocatori del Veneto e dintorni sprattutto universitari per poi sperare di crescere nel campionato, quello della B in cui ci sono vecchie glorie e c'è più possibilità di giocare per questi ragazzi e magari aprire per loro un futuro nelle serie maggiori e nella nazionale maggiore
".

Lei Davide anche se ha solo 22 anni si sente che parla già come allenatore. E' stato facile arrivare a questi livelli?
"Io vengo dal basket in piedi, in cui ho giocato per 7 anni.
A 14 ho scoperto di avere un tumore quindi sono stato operato al ginocchio e ho una protesi interna al ginocchio quindi nonostante i medici mi avessero detto che non avrei più potuto giocare, ho scoperto questa realtà del basket in carrozzina e adesso sono già 6 anni che gioco in carrozzina, a livello di nazionale under-23 e in A1.
C'è sempre la voglia di crescere. Abbiamo visto la nazionale maggiore che negli ultimi anni è stata campione europea per 2 volte consecutive, a Parigi e in Italia, quindi c'è da parte nostra la voglia di fare qualcosa per fare crescere un movimento che comunque si sta espandendo
".

Quindi è un invito rivolto anche ai suoi coetanei?
"Sì, c'è un pò di pregiudizio culturale che il disabile sia una persona più debole.
In realtà la disabilità consiste nella riduzione dell'ampiezza delle proprie capacità , ma posto per esempio che qualcuno sia senza una gamba o un braccio, all'interno di questa sua specificità può svolgere comunque un sacco di funzioni e al meglio. E il basket in carrozzina secondo me esprime al meglio le possibilità dei ragazzi disabili di muoversi, fare sport e divertirsi, che è la cosa fondamentale
".

Che tipo di reazione ha avuto da parte dei suoi genitori? Immagino che tutta questa pratica sportiva le occupi molto spazio...
"Già , soprattutto in relazione al fatto che facendo medicina c'è una certa quantità di studio...
In realtà da parte di mio papà c'è stato subito un grande appoggio, anzi, mi ha trascinato lui al primo allenamento, lui aveva visto questa squadra casualmente e mi ha fatto provare. Mia mamma invece è più preoccupata dal fatto che mi possa far male in quanto vede che sostanzialmente sono un ragazzo di 22 anni di 60 kg e si va a giocare contro persone di 2 metri per 120 kg di peso!
".

Com'è andata questa prima stagione in serie A e anche cosa si prospetta come impegni con la nazionale?
"Con il Millennium è stata una stagione di bassi in campionato e alti nelle coppe. Niente play-off ma abbiamo vinto la Super Coppa Italiana, dopo la Coppa Italia dell'anno scorso e abbiamo vinto la coppa Brinkmann in Bosnia, che è simile alla coppa Uefa del calcio.
Per quanto riguarda la nazionale ho partecipato agli Europei under-23 a Istambul nel 2006 e quest'anno ci sono nuovamente gli europei in Turchia ai quali non potrò partecipare in quanto sono validi come qualificazione ai mondiali e quindi la classe dell'86 alla quale appartengo non può partecipare.
Molte Federazioni, non solo quella italiana, hanno fatto ricorso a quella internazionale ma c'è questo problema per cui li seguirò da casa
".


Ascolta l'intervista completa su Youtube!

INFO:

Il sito del Padova Millennium Basket

Il dipartimento di basket in carrozzina Cip

A proposito della vittoria in Coppa Italia vedi anche:
COPPA ITALIA DI BASKET 2007, PADOVA A SORPRESA


[Alberto Friso]

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy