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Il loro "destriero" è una bicicletta  leggerissima, in fibra di carbonio, che permette ai campioni di raggiungere elevate velocità che sfiorano i 36/37Km orari!
Correre in bicicletta non è un'esclusiva dei professionisti oppure di atleti super allenati!
Tutti i disabili, muniti di adeguata bicicletta, possono provare l'ebbrezza della velocità sulla strada ed il piacere della libertà facendo nello stesso tempo dell'ottima ginnastica: un neofita ciclista può toccare i 20 Km/h!

Un suggestivo saggio dimostrativo di Hand-bike (basta vedere le foto!) c'è stato a Padova, il 22 giugno scorso, nell'ambito di "Fiaccole di vita", organizzato dal Coni Provinciale con la collaborazione della Provincia, il Comune di Padova ed il sostegno economico di alcuni sponsor.

Venti ciclisti provenienti da Padova (Francesco Valentini, Roberto Brigo e Martino Trolese), Bolzano, Udine ed Emilia Romagna, hanno occupato Prato della Valle per dare una prova spettacolare di ciclismo.
Sotto un sole cocente i concorrenti hanno dimostrato grande resistenza e tenacia nel percorrere 15 giri dell'isola di Memmia dell'immenso Prato della Valle (una delle piazze più grandi d'Europa) per un totale di 9,6 Km.
Tra gli applausi calorosi degli spettatori, Roland Ruepp di Bolzano ha tagliato il traguardo con il tempo di 18'59"25, seguito da Roberto Brigo di Padova  e Giovanni Angeli di Udine.

Disabili-com: Handbike: due atleti in gara in Prato della Valle 
Handbike: due atleti in gara in Prato della Valle

L'Hand-bike, "bicicletta a mano", è una disciplina sportiva riconosciuta dalla F.I.S.D (Federazione Italiana Sport Disabili), praticata in Italia ed in tutta Europa, che dà luogo ad occasioni spettacolari in cui atleti disabili si sfidano in appassionanti gare di ciclismo su strada e su pista.
Notevole è la rapidità con cui questo sport si è diffuso allargando una cerchia sempre più ampia di spettatori compiaciuti di uno spettacolo vero e pulito, lontano dalle tristi polemiche provenienti dal mondo del ciclismo.
Il risultato è che l'Hand-bike risveglia un forte entusiasmo tra i professionisti del ciclismo e non. La disciplina prevede che i partecipanti siano suddivisi in tre categorie, in base alla tipologia di disabilità: tetraplegici, paraplegici e Les Outres (gli Altri).
Gli atleti devono percorrere un circuito di un numero predefinito di giri, seguendo il criterio della F1: all'arrivo del vincitore si blocca la gara ed i concorrenti terminano il percorso.

Al termine della competizione, mi avvicino per complimentarmi con un atleta, Mario, arrivato a Padova dall'Emilia Romagna.
"Tra di noi ci chiamiamo i cicloni", mi dice ancora ansimante e affaticato per la gara.
E prima di ritirarsi tira fuori altro fiato: quello sufficiente per lanciare un appello ai disabili, per spronarli ad uscire e scendere in pista assieme a lui e ai suoi amici.

Per info
www.disabiliforum.com/prodotti/easybike/?imk=Articolo1-Easybike
www.fisd.it

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