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Per le gare vere e proprie mancano ancora sei mesi, ma la macchina organizzativa e’ gia’ a pieno regime. Nei comuni di Bibione, Caorle, Fossalta e Portogruaro, tutti in provincia di Venezia, si svolgeranno dall’1 all’8 giugno 2002 i Giochi Nazionali Special Olympics riservati ai disabili mentali, e che comprenderanno ben 9 discipline, oltre a tennis, tennis tavolo, pattinaggio, ciclismo e vela, che saranno proposte a livello promozionale.

Inserite a pieno titolo, invece, atletica, bocce, calcio a cinque, calcio, ginnastica, judo, nuoto, pallacanestro e sport equestri. Gli organizzatori lavorano gia’ da mesi per mettere a punto gli aspetti organizzativi, per una manifestazione ormai di grande tradizione e che muove negli ultimi anni circa 2.500 atleti da tutta Italia ed oltre 4.000 persone tra familiari, amici, volontari e componenti dell’organizzazione. Il momento piu’ toccante, proprio in virtu’ di cifre cosi’ elevate, sara’ percio’ la cerimonia di apertura, che prevede l’accensione della fiaccola e la pronuncia del motto degli Special Olympics, diffusi in tutto il mondo: “che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze”.

In occasione dei Giochi, i mille volontari indosseranno una maglietta con la scritta “insieme per la pace e la solidarieta’”, ed i principali testimonial di quest frase saranno le rappresentative di alcuni Paesi colpiti negli anni scorsi dalla guerra, come Croazia e Slovenia.
I Giochi, che dureranno un’intera settimana, saranno presentati ufficialmente sabato 24 e domenica 25 novembre, nell’Istituto magistrale M. Belli di Portogruaro (VE).
Per cogliere l’occasione di estendere l’interesse di tutti anche oltre gli eventi sportivi, pero’ in quei giorni i Comuni coinvolti proporranno anche una serie di eventi collaterali, come incontri e dibattiti scientifici, iniziative culturali, mostre, esposizioni fotografiche, concerti, spettacoli di teatro e danza. Tutto cio’ per dare modo ai ragazzi di esprimersi liberamente e per far parlare di loro durante tutto il campionato.
“Siamo ben consci”, afferma Cosimo Lupo, segretario dell’ASHa Fox, che organizza l’evento con Special Olympics, “che il progetto presenta elementi di novita’ rispetto all’immagine tradizionale del concetto di disabilita’ presente nell’opinione pubblica, e legato spesso all’aspetto assistenziale”. In realta’, e tutti gli studi piu’ recenti lo confermano, lo sport e’ sinonimo di benessere anche per i disabili, ed anzi gli sforzi maggiori in questo senso sono fatti proprio nel tentativo di superare i pregiudizi, e di far uscire di casa i ragazzi che rifiutano il contatto con l’esterno, facendo capire loro l’importanza dello sport.
Negli Special Olympics del giugno prossimo saranno coinvolte anche le istituzioni, perche’ Regione, Provincia, Comuni del Veneto Orientale affiancheranno il Provveditorato, le Associazioni Industriali, gli Enti che si occupano di turismo, sport e spettacolo. Tutti con un solo obbiettivo comune, promuovere attraverso lo sport la convinzione che i disabili possono praticare qualunque disciplina, e con successo.

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