Menu

Tipografia

Un’attrezzatura adeguata e tanta pazienza. Queste sono le principali caratteristiche necessarie per essere un discreto pescatore, alle quali semmai si puo’ anche aggiungere, come in tutti gli sport, un pizzico di fortuna, che non guasta mai.



Mescolando a tutto cio’ esperienza, colpo d’occhio, conoscenza tecnica ed intuito, il pescatore migliora il suo rendimento e la sua abilita’, diventando sempre piu’ bravo.



Tutto questo, salvo piccole sfumature, vale per tutti, perche’ fra normodotati e disabili non e’ che ci sia questa grande differenza.



E cosi’, quando nel nostro forum e’ apparso il messaggio di Maurizio Costa, che lanciava l’appuntamento dei campionati italiani di pesca per disabili , abbiamo fatto un giro nel sito www.fario.it, di cui Maurizio e’ “webmaster”. Un sito dinamico, esauriente e ricco di informazioni. La Società Pesca Sportiva Fario 1974, infatti, mette a disposizione dati ed indicazioni geografiche dei corsi d’acqua della provincia di Piacenza, e soprattutto segnala che la societa’ e’ stata scelta dalla Federazione Pesca Sportiva come organizzatrice dei Campionati Italiani Disabili 2001.



La manifestazione e’ in programma per il prossimo 5 e 6 maggio , e si svolgera’ a Tuna di Gazzola, in provincia di Piacenza, nel lago “Canneto Laghi” di Tuna . Le gare vere e proprie avranno luogo nelle due mattinate, per lasciare poi spazio alle premiazioni parziali e generali di concorrenti ed accompagnatori, alla presenza della banda musicale e delle majorettes locali, il tutto condito da un sano spirito agonistico.



Iscriversi è semplice, basta entrare nel sito e compilare il modulo, che tra l’altro consiglia anche un albergo attrezzato e convenzionato di Fiorenzuola d’Arda per pernottare al costo di 80 mila lire.



Con un po’ di fortuna non e’ escluso che si possa essere selezionati per difendere anche i colori della nazionale disabili ai prossimi Mondiali in Portogallo, in programma nella prima quindicina di agosto.



Tornando a questa disciplina, Giancarlo Borreri, che è responsabile dell’organizzazione dei campionati italiani e che fa parte lui stesso della formazione azzurra, ci racconta con entusiasmo quante soddisfazioni possa dare questo sport. “Rispetto ai normodotati e’ prevista la presenza di un accompagnatore”, spiega, “che puo’ trasportare e preparare le attrezzature fino al luogo assegnato, e poi affiancare il pescatore durante tutta la gara, senza pero’ poter piu’ uscire dal campo di gara. L’accompagnatore puo’ quindi innescare l’amo, recuperare il pesce pescato con la retina, insomma essere utile in quegli aspetti piu’ operativi di cui c’e’ necessita’”. L’importante, per rispettare le regole, e’ dichiarare prima dell’inizio della gara di quale tipo di aiuto si tratta.



Per partecipare e’ sufficiente il tesserino Fips, che costa circa 35.000 lire. “Ma abbiamo chiesto alla Federazione di metterlo a disposizione gratis per i disabili per il futuro”, riprende Giancarlo, “e comunque le regole, anche per i campionati italiani, sono piuttosto elastiche, e si cerca di venire incontro alle esigenze dei concorrenti disabili, che devono soprattutto divertirsi. La vittoria comunque (non c’e’ distinzione tra uomini e donne) e’ assegnata a chi raggiunge il peso maggiore di pescato, che comunque viene rigorosamente ributtato in mare senza pericoli per la vita dei pesci stessi. Il discorso sul regolamento cambia ovviamente ai Mondiali, ma non e’ detto che anche dalla gara di maggio non emerga qualche nome nuovo per la Nazionale”.

Federico Fusetti - federico@disabiliforum.com

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy