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Domenica 16 marzo torna l’appuntamento con la Maratona di Roma, che avrà tanti partecipanti speciali: saranno, infatti, ben 104 gli atleti provenienti da 11 nazioni con diverse disabilità: handbiker, carrozzine, ipovedenti, non vedenti e sordomuti.

I nomi importanti dello sport disabile non mancano, ma quello che desta più curiosità è quello di Richard Whitehead, per la sua somiglianza con Oscar Pistorius.
Ancora un atleta che veste due protesi al carbonio, ancora Roma ad accoglierlo.
In questo caso il “problema” sollevato da Pistorius però non si pone, o meglio, lo fa solo in un’accezione del tutto diversa, perché la maratona è la specialità dell’atletica più “accogliente”, dove gareggiano assieme atleti disabili e normo.

Ai 104 si sommano poi i 60 atleti autistici, dai primi anni di età scolare fino agli adulti, del Progetto Filippide, nato dalla collaborazione dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma con l'Associazione Sport e Società, da oltre vent'anni impegnata nella promozione dell'attività sportiva per persone con disabilità psichiche.

Dei 60 atleti del Gruppo Filippide, 10 parteciperanno alla sezione professionistica della Maratona di Roma, lunga ben 42 km.
Gli atleti si daranno il cambio ogni 4 km in una staffetta che si concluderà con l’ultimo corridore a cui è affidata la tratta più lunga, quella di 6 km.
Un traguardo già raggiunto per i ragazzi del Progetto Filippide, seguiti dallo staff dell’Unità Operativa di Medicina Cardiorespiratoria e dello Sport dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, che accompagnerà i giovani atleti alla Maratona.
A testimonianza dell’attenzione verso i propri pazienti e come logica prosecuzione di un lavoro di preparazione e di supporto condotto lungo tutto il corso dell’anno, alcuni medici del Bambino Gesù correranno a fianco degli atleti del Progetto Filippide.

Il Progetto Filippide rientra nella più ampia gamma di attività condotte o promosse dall’Ospedale, sia sul piano della clinica che della ricerca, per stimolare l’attività fisico-motoria anche in quei ragazzi per i quali – senza un adeguato inquadramento medico e senza il supporto di strutture di eccellenza – l’attività sportiva non sarebbe consigliata. Con le dovute attività di prevenzione, anche chi è affetto da una patologia cronica può cimentarsi in un’attività motoria, a tutto vantaggio del proprio sviluppo, sia fisico che relazionale.

INFO:

Il sito ufficiale della Maratona di Roma

Il sito ufficiale dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesu'

Il sito del Progetto Filippide

Su precedenti edizioni della maratona di Roma vedi anche:
MARATONA DI ROMA, PER CORRERE IN MEZZO ALLA STORIA 

 

[Marco Vivan]

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