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cultura senza barriere - a Padova dal 18 al 20 febbraio 2010Autonomia delle persone disabili con lo sguardo al futuro per una comunicazione per tutti e rispettosa delle diversità


Cultura Senza Barriere è un nome piuttosto ambizioso per un convegno. Si tratta di tre giornate intense di studio e di formazione accomunate dallo stesso trait d’union: una comunicazione fluida, libera, accessibile a tutti e rispettosa delle diversità . Una comunicazione inclusiva seppur differenziata.

Questo convegno è promosso dall’Università di Padova, che da tempo è impegnata in un progetto estremamente importante per l’integrazione degli studenti disabili nella vita accademica: la Biblioteca virtuale di testi in formato alternativo.
Frutto della collaborazione tra il Servizio Disabilità e il Centro di Ateneo delle Biblioteche offre una modalità universale di accesso alle informazioni necessarie per la vita universitaria in formato alternativo al cartaceo. Si tratta di un progetto nazionale che mira a coinvolgere il maggior numero possibile di biblioteche sul territorio, e gode del patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il progetto intende promuovere l’autonomia e l’empowerment delle persone disabili, e contemporaneamente soddisfare il fabbisogno culturale e informativo della popolazione.

Di qui però la necessità di sensibilizzare all’accessibilità universale, che ormai deve far rima con tecnologia.
E chi meglio di un Ateneo all’avanguardia quale quello patavino può voler dare spazio all’accessibilità del web, all’editoria digitale e all’open source? Ma non solo, si tratta anche di rivolgersi e coinvolgere tutti coloro che hanno necessità o desiderio di comprendere il mondo della tecnologia informatica e della rete, nell’ottica della responsabilità sociale.

Al convegno non mancheranno infatti i sociologi della rete, che tenteranno di spiegare il fenomeno dei social network, la politica online e il cambiamento dell’informazione. Saranno presenti inoltre esperti di web design e di marketing.

Tra i seminari proposti segnaliamo in particolare quello curato dalla Fondazione Asphi €˜Accessibilità per tutti: impressioni di un valutatore e di un utente disabile‑¬. Si tratta di un momento di riflessione per capire l’importanza della valutazione di accessibilità fatta direttamente degli utenti, durante il quale Fondazione Asphi (Avviamento e Sviluppo di Progetto per ridurre l’Handicap mediante l’informatica) presenterà i risultati raccolti nelle numerose esperienze di analisi di siti mentre una persona non vedente ) dimostrerà in pratica come naviga in Internet, quali strumenti usa, quali problemi incontra. Il tutto con un particolare riguardo ai siti della pubblica amministrazione.

Il convegno inaugurale si terrà giovedì 18 febbraio nella prestigiosa Aula Magna del Palazzo del Bo, alla quale prenderanno parte molte personalità del mondo dell’accessibilità , moderato da Emil Abirascid, giornalista esperto di innovazione, collaboratore del Sole 24 h. Per le iscrizioni e tutte le informazioni potete visitare il sito web dedicato.

Abbiamo intervistato il prof. Edoardo Arslan Delegato del Rettore per la Disabilità dell’Università di Padova
e professore Ordinario di Audiologia presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia.

Edoardo Arslan, delegato del Rettore alla disabilità    dell'Ateneo di PadovaProfessor Arslan, come è nato Cultura Senza Barriere?

Questo progetto nasce dalla necessità della fruizione di testi in formato alternativo, soprattutto per gli studenti con disabilità sensoriale o gli studenti con disturbi dell’apprendimento.
Sono molti gli studenti disabili iscritti alla nostra Università , parliamo di almeno 750, e spesso hanno difficoltà all’accesso delle lezioni. Da anni nel nostro ateneo utilizziamo il metodo della stenotipia, che permette di ottenere le lezioni condotte dai docenti in formato elettronico. Queste lezioni vengono poi archiviate dalla Biblioteca del Servizio Disabilità , in modo che possano essere fruite da altri studenti, se i docenti lo ritengono utile.

Disponendo di tutto questo materiale si è aperta la possibilità di un progetto in collaborazione con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell’ambito di una commissione dedicata alla fruizione degli stessi beni culturali. E così, con la delegata per le biblioteche della nostra Università , abbiamo dato vita a questo progetto, che consiste nel creare un portale virtuale che contenga tutte le informazioni relative ai libri in formato alternativo presente nelle Università italiane e nelle principali biblioteche civiche.

Accanto a questo c’è il problema dell’accessibilità dell’informazione presente in rete. Ormai tutte le comunicazioni sono inviate in rete, e questo impone di utilizzare dei sistemi che siano totalmente trasparenti alle disabilità ., quindi l’organizzazione stessa del formato alternativo deve rispondere a requisiti stabiliti in sede internazionale. Che non sempre vengono rispettati.
La parte dei seminari che è organizzata in 2 giorni e mezzo nella facoltà di psicologia è legata a questo, e anche alle modalità con cui viene fornita l’informazione, che deve rispondere a stretti requisiti di accessibilità .
Si tratta di un momento di formazione aperto a tutti, strutturato in seminari proprio perché vuole essere un’importante occasione di apprendimento approfittando dei più grandi specialisti del settore, ci sono stati solo altri due convegni.


Vuole spiegarci un po’ meglio in cosa consiste il progetto Biblioteca virtuale di testi in formato alternativo?

Si tratta di un progetto ambizioso, che si articolerà anche l’anno prossimo. Abbiamo terminato la prima fase di censimento delle biblioteche collaboranti e ora ci dedicheremo alle fasi successive (perfezionare il portale e il meta motore, indagare sul livello di accessibilità e aggiornare i contenuti). Riteniamo che sia uno strumento molto molto utile, se è presente un testo a Padova perché non deve poter essere fruito anche a Napoli?

Quanto è importante per un Ateneo come quello Patavino un convegno di portata simile?

L’importanza che un momento di formazione universale riveste per Padova è enorme, noi riteniamo che possa essere un’occasione per diffondere informazioni che possano contribuire a migliorare la vita quotidiana delle persone disabili.
Vogliamo che sia chiara la necessità assoluta che qualsiasi modalità di informazione e comunicazione rispetti le esigenze di tutti.
Pensi che a un mio collega non vedente continuano a mandare comunicazioni ufficiali attraverso allegati in pfd che lui non può leggere con lo screen reader. Ma nonostante le segnalazioni‑¬¦niente. (ride, amaramente).
Per quel che riguarda il futuro dovremo arrivare all’accessibilità generale.

Per info:
http://www.culturasenzabarriere.org/

In Disabili.com:
L’ATENEO DI PADOVA NEL NOSTRO SPECIALE ACCESSIBILITA’



Ilaria Vacca

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