Loro sono l'associazione Sfida, che ciclicamente tiene alta l'attenzione su alcuni diritti delicati, che rischiano - o che sono - calpestati nel silenzio più o meno generale.
Diritti delicati per situazioni delicate, come può essere lo studio. La nostra legislazione prevede che tutti i cittadini possano accedervi, ma alcuni bambini sono meno uguali di altri, e rischiano di restare fuori dalla proposta statale.
Possibile? Chi ha un figlio con disabilità, o ha provato sulla propria pelle la difficoltà dell'integrazione scolastica non potrà che confermarlo.
Poi si creano situazioni piuttosto grottesche come quelle che ci segnala l'associazione Sfida. Cioè il caso di un cortocircuito interno tra magistratura e ministero della Pubblica Istruzione, con due pronunciamenti opposti.
Ecco la lettera di Andrea Ricciardi, presidente di Sfida, che chiude con una domanda che condividiamo: quanti non hanno il sostegno a scuola, solo per non essersi rivolti alla magistratura?
I Giudici di Messina hanno dato ragione alle due famiglie, sostenute dalla segreteria provinciale messinese del Sindacato SFIDA, reintegrando il massimo delle ore di sostegno e condannando la Pubblica Amministrazione al pagamento delle spese legali.
Per i nostri 2 ragazzi disabili, il 2007 inizierà con le giuste ore di sostegno, grazie all’impegno dei loro genitori e dell’avv. Grazia Gringeri che collabora con SFIDA - Messina.
Ci chiediamo chi ridarà a questi ragazzi i mesi di scuola trascorsi senza sostegno?
E’ possibile che lo Stato Italiano, per risparmiare sulla spesa pubblica, debba ridurre il numero degli insegnanti di sostegno e negare il diritto allo studio ai ragazzi disabili?
Ministro,
Siamo in attesa di giudizio per altri ricorsi, che sicuramente daranno ragione ai ragazzi a cui sono state negate le giuste ore di sostegno.
Ma quanti altri ragazzi disabili non hanno il sostegno perché i loro genitori non si sono rivolti alla Magistratura?
Il Segretario Nazionale nazionale Andrea Ricciardi
INFO:
Alcuni altri interventi dell'associazione Sfida:
SETTEMBRE, CON L'INCUBO CHE MANCHI IL SOSTEGNO
SPIAGGE PUGLIESI, QUALCOSA SI MUOVE
