Non ha eguali in Europa.
E' il corso di aggiornamento universitario "Diritti umani e disabilità. Gli strumenti di tutela delle istituzioni nazionali e internazionali", il primo del suo genere, in programma da febbraio a maggio del 2006 presso l'università di Padova.
Una proposta di alto livello che si inserisce in un contesto di attenzione al diritto allo studio del polo universitario padovano, in linea con molti altri atenei italiani, e che ha da insegnare anche in Europa, se è vero che ad esempio in Inghilterra alcune università bollano alcuni dei propri corsi come "vietati ai disabili".
C'è allora bisogno di proposte come questa, organizzata dal Centro diritti umani dell'Università di Padova, in collaborazione con l'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Veneto, con il Centro Europeo d'Eccellenza "Jean Monnet" dell'ateneo padovano e tre organizzazioni non governative delle persone con disabilità: Dpi (Disabled Peoples' International), Fish (Federazione Italiana per il superamento dell'handicap) e Cnd (Consiglio nazionale sulla disabilità).
"E' l'occasione - spiega Marco Mascia, direttore del corso - per ricevere una formazione universitaria sulle più importanti linee di azione e di indirizzo internazionale in materia di persone con disabilità e in riferimento alla loro ricaduta sulle politiche e la legislazione italiane. Se oggi partiamo con questa proposta lo si deve ai fermenti dell'anno europeo della disabilità del 2003".
Sulla stessa lunghezza d'onda Luisella Bosisio Fazzi, presidente del Consiglio Nazionale Italiano sulla disabilità, "la partenza di questo corso è un traguardo molto importante, impensabile da raggiungere fino a pochi anni fa".
Positivo anche il giudizio espresso da Antonio De Poli, assessore alle Politiche Sociali della Regione Veneto: "C'è la necessità che istituzioni e operatori aggiornino le proprie impostazioni culturali, riformulandole in un contesto profondamente cambiato. Il corso è poi l'occasione per insistere nel mettere in rete le eccellenze che insistono sul territorio."
Giampiero Griffo, membro del consiglio mondiale di Disabled People's International, ha poi ricordato gli obiettivi del corso: "Servono persone che aiutino i 600 milioni di disabili del mondo a prendere coscienza dei propri diritti, garantendone la tutela con politiche di inclusione sociale e leggi internazionali".
Dare dignità culturale, sociale e giuridica all'applicazione dei principi e dei valori universali dei diritti umani nei confronti delle persone con disabilità significa anche promuovere il passaggio dal modello medico ed assistenziale della disabilità a quello della tutela dei diritti umani, attraverso i principi di non-discriminazione, eguaglianza delle opportunità, piena cittadinanza e partecipazione. Un processo che trova i suoi caratteri principali nella nuova classificazione ICF, che sta lentamente prendendo piede nel modo di considerare la persona con disabilità.
Le lezioni si svolgeranno nel periodo febbraio-maggio 2006, di norma il lunedì e il martedì pomeriggio. Il corso prevede 90 ore di lezioni e 30 ore di seminari. La frequenza minima obbligatoria è del 70%. I posti disponibili sono 60. Il corso ha un valore di 12 crediti; la tassa d'iscrizione è di 608,50 euro.
Nella selezione delle domande di ammissione, verranno considerati come requisiti preferenziali l'appartenenza ad associazioni per la tutela dei diritti delle persone con disabilità e dei loro familiari e a Enti pubblici che forniscono servizi indirizzati alle persone con disabilità.
INFO:
La pagina di presentazione del corso sul sito Centro diritti umani dell'Università di Padova.
La domanda di ammissione deve essere presentata entro il 27 gennaio 2006 al Servizio Formazione Post Lauream, Via Ugo Bassi 1, Torre Portello C3 - 35131 Padova.
Vedi anche i seguenti articoli:
LA "STRATEGIA DELLA CULTURA" DELL'ATENEO DI PADOVA
DIRITTI UMANI, SICUREZZA UMANA E DEMOCRAZIA
L'INFERNO DI CHI LOTTA PER I DIRITTI UMANI
