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"L'Università degli Studi di Padova, promuove l'elaborazione di una cultura fondata su valori universali quali i diritti umani, la pace, la salvaguardia dell'ambiente e la solidarietà internazionale".
E' il comma due del primo articolo dello Statuto dell'Università di Padova e, come dice il Rettore, Vincenzo Milanesi, non sono solo parole: per dimostrarlo uno stand e una decina di conferenze a Civitas 2003, da poco conclusosi.

Il punto di partenza di tutte le iniziative patavine è l'idea che sia fondamentale che il dialogo nasca già dall'Università, da un'esperienza di formazione così essenziale per la costruzione della persona. Dialogo tra realtà diverse, mondo normodotato e mondo disabile, mondo che non ha bisogno di mezzi di sostentamento e mondo meno fortunato, mondo occidentale e mondo orientale.
E in mezzo a tutte queste diversità sta l'Università, le sue offerte formative ele sue figure professionali.
Un impegno trasversale a queste differenti realtà, una vera e propria "strategia della cultura" è ciò, quindi, che suggerisce l'ateneo patavino, come punto di partenza per una società solidale e civile.
Un impegno ribadito con la presenza a Civitas, dove la messa in pratica di questa teoria è stata discussa in diversi convegni.
Eccone uno scorcio.

La disabilità all'Università. Già nel 1994, quando la problematica della disabilità affiorava all'attenzione dei vari organi accademici italiani, dopo alcuni episodi di discriminazione, l'ateneo di Padova istituì una commissione per la disabilità e l'handicap.
Ottimo primato, se si pensa che una legislazione specifica per gli atenei è arrivata solo nel gennaio del 1999 (legge 17/99).
E, nell'Anno Europeo del Disabile, si fa il punto della situazione, anche grazie alle nuove opportunità  offerte dal Servizio Civile Volontario.

Educatore Professionale: quale identità? Nasce dalla Facoltà di Scienze della Formazione l'esigenza di strutturare un'offerta formativa adatta per la figura dell'educatore professionale.
Un convegno di docenti per evidenziare i punti forti e deboli di questa figura per valorizzarne le potenzialità.

Famiglie, figli, sostegno delle famiglie con figli. Uno studio svolto presso alcune scuole medie ha messo in evidenza che molte famiglie decino, o no, di mettere al mondo un figlio in base anche alla possibilità di mandarlo a scuola.
L'Ateneo di Padova si chiede cosa si può fare al riguardo, analizzando le esperienze reali fatte e affiancando a queste esperienze, un'analisi pratica per capire quanto può, o quanto conviene allo Stato, intervenire in queste situazioni con assegni familiari, detassazioni, ausili e sui vari aspetti del sistema sociale.

Disagio e prevenzione: l'attività multimediale come strumento pedagogico di integrazione. Anche in questo campo l'Università di Padova è all'avanguardia, basti pensare alle lezioni per non udenti, grazie a uno schermo, che già vengono effettuate.
Durante questo convegno è stato anche assegnato il premio per la miglior sceneggiatura su tema "Legalità: le norme di un mondo libero", rivolto a tutti gli Istituti Penali Minorili Italiani.
E' il secondo anno consecutivo che l'università di Padova collabora per questa iniziativa con Il Soffio Onlus, con il Ministero di Giustizia, il Comune di Treviso, l'Associazine Italiana Cultura e Sport, la Casa di Reclusione di Padova, Tg2 Palazzi, Giornali Carceri Nord-Est e la Conferenza Regionale Volontariato e Giustizia.

Popoli in Movimento. Un convegno in quattro parti, un'intera gionata in cui si è discusso dei diversi aspetti, culturali, sociali, legislativi e politici legate alle dinamiche della migrazione in Italia.
Si è parlato di discriminazioni, di nuovi strati sociali che si vanno via via formando e del riconoscimento delle responsabilità e delle diversità multiculturali.

Si è parlato anche della situazione dell'Argentina, delle ragioni e delle modalità della cooperazione e della responsabilità sociale dell'Impresa e dell'Impresa sociale.

Articolato e onnicomprensivo, quindi, è stato il contributo dell'Università di Padova al Salone Nazionale dell'Economia Sociale e Civile, grazie anche alla partecipazione di molti grandi nomi, fra docenti e non. Come Rosy Bindi, deputato della Margherita, Isabelle Chopin, presidente Migration Policy Group (Bruxelles), Alì Baba Fayeh, presidente del Forum Nazionale per l'immigrazione.
Ma questi sono solo la minima parte dei partecipanti ai convegni, tutti sotto il coordinamento di Dario Da Re, del Dipartimento di Sociologia di Padova: una vera squadra di risorse umane che hanno cercato di elaborare una strategia per un percorso di integrazione sociale ed economica fra diverse realtà.

Per informazioni sui risultati di Civitas:
www.dipsoc.unipd.it/civitas2003-05-06

Per informazioni sul Servizio Disabilità dell'Università di Padova
Sito web www.disability.unipd.it
E-mail serv.disabilita@unipd.it

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