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Si è conclusa venerdì 25 ottobre la discussione presso la V Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione della Camera dei deputati dell’articolo 22 (Misure di razionalizzazione in materia di organizzazione scolastica) della Legge finanziaria 2003.
Secondo quanto riportato dall’ANSA si confermano le previsioni di tagli stimate per il personale docente in 33.847 unità nel triennio 2003 – 2005.
Rispetto al testo presentato dal Governo lo scorso 30 settembre sull’articolo 22 sono stati approvati pochissimi emendamenti che riguardano il personale impiegato nelle scuole situate sulle isole minori e nelle zone montane (comma 1) e l’affidamento in appalto dei servizi di pulizia di igiene ambientale e di vigilanza (comma 8).
Rileviamo come sia stato particolarmente acceso il dibattito in sede Commissione sul comma 6 che riguarda la determinazione del personale docente di sostegno.
Dibattito che ha visto la partecipazione del Sottosegretario di Stato del MIUR On. Valentina Aprea che ha dichiarato: “A fronte di un rapporto consistente insegnanti-alunni, l'Italia occupa una posizione di retroguardia in termini di rendimento rispetto agli altri paesi europei, ritiene che il rapporto costi-benefici sia un elemento rilevante da valutare nell'ambito di un confronto internazionale".
A suo avviso sarà possibile raggiungere soddisfacenti livelli qualitativi attraverso un piano di investimenti in personale specializzato che consenta all'insegnamento di recuperare la necessaria professionalità.
Precisa di aver riportato nel suo precedente intervento i contenuti di una relazione presentata su richiesta della Commissione parlamentare per l'infanzia, da cui risultano alcuni aspetti problematici che si intende superare, riconducendo la spesa all'effettivo bisogno.
In particolare, da un'indagine amministrativa sono emerse situazioni specifiche che ricomprendono il generico disagio sociale e socio-educativo nell'ambito dell'handicap.
Ritiene che in base alla normativa vigente la scuola dovrebbe far fronte a tale disagio attraverso strumenti diversi rispetto all'intervento specialistico degli insegnanti di sostegno, la cui formazione non è pertinente alla situazione specifica.
Ricorda infine che il Governo si è impegnato ad avviare un'indagine qualitativa con valore statistico sull'inserimento e l'integrazione, che sia completa di tutte le informazioni sul fenomeno a partire dalle risorse impiegate.
Ritiene infatti che occorra in primo luogo verificare l'applicazione della legge n. 104 del 1992 per comprendere i fenomeni e le loro dimensioni, nonché le effettive necessità, per poi valutare, eventualmente, una modifica della normativa”.
Il Governo ha respinto tutti gli emendamenti dell’opposizione rivolto a difendere l’integrazione scolastica degli alunni in situazione handicap iscritti nella classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado.
Inoltre nelle fasi conclusive del dibattito il Sottosegretario di Stato all'Economia e alle Finanze Sen. Giuseppe Vegas (Forza Italia) ha dichiarato quanto segue:
“Il Governo è ben consapevole della gravità del problema degli alunni portatori di handicap, sottolineando peraltro l'esigenza di tenere adeguatamente conto anche di eventuali irregolarità nelle certificazioni.
Prima di stabilire l'entità della spesa per tale finalità, occorre pertanto effettuare una verifica seria, al fine di calibrare le risorse alla gravità delle specifiche situazioni e di non penalizzare i soggetti che sono realmente portatori di handicap.
Nel riservarsi di valutare attentamente il problema ai fini della presentazione di un emendamento in Assemblea, rileva che nel disegno di legge finanziaria sono state stanziate cospicue risorse per la spesa sociale”.
Risposta che non ha soddisfatto il l’On. Alba Sasso (Democratici di Sinistra – Ulivo) che ha replicato affermando: “alla luce dell'intervento del sottosegretario Vegas, il comma 6 dell'articolo 22 dovrebbe essere espunto dalla legge finanziaria, osserva che, se esiste un problema di certificazioni sbagliate, il Governo dovrebbe effettuare un'attenta ed approfondita verifica, attivando l'Osservatorio sull'handicap per far emergere le situazioni di illegalità. Giudica peraltro odioso prevedere nella legge finanziaria una riduzione della spesa per gli alunni portatori di handicap, posto che si tratta di un problema che incide pesantemente sulle famiglie.
L’esame della Legge finanziaria 2003 proseguirà ora in aula a partire da giovedì 31 ottobre.

Nicola Quirico

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