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Dopo un ictus Tiziana ha perso l’uso della mano destra, con l’impossibilità di continuare il suo lavoro di fotografa: il suo compagno chiede ai produttori di pensare anche a chi ha disabilità o è mancino

Nelle nostre pagine e nei quotidiani articoli non manchiamo di ricordare, mostrandolo, quanto una persona con disabilità possa, se messa nelle condizioni di farlo, condurre una vita piena e appagante. Questo è reso possibile in primis dagli sforzi della persona stessa, dal supporto del proprio intorno e da un ambiente accessibile, ma anche e soprattutto grazie ai numerosi ausili progettati o riadattati per supportare la persona o sopperire ad alcune difficoltà che possano essere sopraggiunte.

E’ proprio sugli ausili e oggetti di vita quotidiana che ha riportato la nostra attenzione Roberto Celi, raccontandoci l’esperienza della sua compagna Tiziana. Roberto e Tiziana, entrambi fotografi di regate veliche, si sono imbattuti sulla disabilità quando Tiziana è stata colpita, alla fine della scorsa estate, da un ictus che le ha paralizzato il lato destro del corpo. Lentamente Tiziana ha ripreso a camminare, dopo aver utilizzato la carrozzina, ma è tuttora inabile al braccio destro. Da allora Tiziana non può più dedicarsi alla sua grande passione (nonchè lavoro), perché non esistono in tutto il mondo macchine fotografiche per chi ha solo l'uso dell'arto sinistro - neppure come sola staffa di supporto e ausilio alla menomazione.

Nell'era dove si sventolano bandiere di solidarietà sembra impossibile che per una relativamente minima menomazione (potrebbe anche solo essere mancanza delle dita, di una mano, dell'avambraccio per un incidente) debba abbandonare quella che è la passione o il lavoro della fotografia”- ci ha detto Roberto.

Da quanto risulta dalle ricerche di Roberto, sul mercato non esistono attrezzature fotografiche per mancini: lui si è prodigato a creare degli ausili e dei supporti, ma non basta.”Nessuna grande azienda produttrice di macchine fotografiche ha mai pensato a soddisfare questa mancanza, né per corpi macchina professionali e tanto meno per compatte. Ancor peggio è non aver neppure pensato ad una staffa che consenta un impugnatura su mano sinistra con pulsante di scatto ed altri pulsanti di controllo esposizione”, dichiara Roberto, che aggiunge: “Per fare qualcosa di più efficace dal punto di vista tecnico occorrerebbe l’aiuto dei grandi produttori”, ci dice.

Per questo motivo, con lo scopo di sensibilizzare sulla questione l’opinione pubblica, ma soprattutto raggiungere i grandi produttori di attrezzature fotografiche, Roberto ha lanciato una petizione (anche in lingua inglese e giapponese) con raccolta firme su Change.org, rivolgendosi direttamente a colossi del settore come Canon, Nikon, Fuji, Olympus.

Per aderire alla petizione, questa la pagina di raccolta firme 

Qui sotto, il video appello di Roberto rilanciato da Radio 1

Redazione


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