Menu

Tipografia


L’Agenzia per l’Italia Digitale ha pubblicato una guida che chiarisce alcuni aspetti relativi all’ambito di applicazione della legge 4/2004 sull’obbligo di accessibilità di siti e app anche per soggetti privati

Come forse saprete, anche a seguito del ricorso più massiccio, durante la pandemia da Covid, ai servizi via web da parte della popolazione, nel 2020 il legislatore italiano ha stabilito, con il Decreto Legge n. 76/2020, di estendere l’applicazione di alcune prescrizioni in materia di accessibilitàgià in vigore per i soggetti pubblici (indicati dal comma 1 dell’art. 3 della Legge n. 4/2004) anche ad alcuni soggetti privati (indicati nel nuovo comma 1-bis dell’art. 3).

LE NOVITA’ INTRODOTTE DAL DL 76/2020
Il DL 76/2020 prevede che anche altri soggetti privati che offrono servizi al pubblico attraverso siti web o applicazioni mobili, che abbiano un fatturato medio, negli ultimi tre anni di attività, superiore a 500 milioni di euro, debbano sottostare agli obblighi di accessibilità, con l’obiettivo di consentire la più ampia inclusione delle persone con disabilità.

IL RUOLODELL’AGID
A monitorare l’applicazione della norma, ed eventualmente intervenire con sanzioni in caso di inadempienze, è l’AGID. Allo scopo, Agenzia per il Digitale ha reso disponibili nel tempo sia le “Linee guida sull’accessibilità degli strumenti informatici, sia il Regolamento recante le modalità di accertamento e sanzioni.

LA NUOVA CIRCOLARE ESPLICATIVA
Ultima in ordine di tempo è la nuova guida, pubblicata il 13 gennaio, relativa all’ambito di applicazione della legge 4/2004 per i soggetti privati di grandi dimensioni.

Nel testo si trovano alcune risposte a domande quali: Quali sono i soggetti privati che devono applicare le linee guida sull’accessibilità dei servizi digitali? Come si determina il fatturato medio? Quali sono i servizi essenziali per cui è obbligatoria l’implementazione?

La circolare analizza innanzitutto quelli che sono i settori ritenuti “essenziali” e che quindi ricadono nell’ambito di applicazione della Legge 4/2004. Si tratta, per esempio, di servizi al pubblico offerti nei settori di:
- energia,
- gas,
-acqua,
- trasporto di passeggeri,
- servizi postali,
- bancari,
- assicurativi,
- sanitari,
- veterinari, ecc.

Il documento chiarisce, inoltre, le modalità di determinazione del fatturato medio per gli enti interessati (ad esempio commerciali, non profit, istituti bancari e imprese di assicurazione). Infine, vengono fornite indicazioni sull’applicazione della norma alle società estere e alle multinazionali che offrono servizi ai cittadini italiani e ai termini per l’adeguamento ai nuovi obblighi.

Per approfondire:

il testo della circolare n. 3/2022

Legge 4/2004

Redazione

bottoncino newsletter
Privacy Policy

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy