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Atlas, che è stato presentato all’IRCCS San Raffaele, è il primo esoscheletro indossabile e utilizzabile per la riabilitazione del cammino di bambini di età compresa tra 4 e 10 anni con paralisi cerebrale infantile, mielolesioni, atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e diverse malattie neuromuscolari

Prende il nome dall’altante, prima vertebra cervicale della colonna vertebrale, a sua volta di ispirazione mitologica (Atlante era il titano greco che sorreggeva l’intero cielo sulle spalle), Atlas, il nuovo esoscheletro ad uso pediatrico presentato martedì 8 novembre all’IRCCS San Raffaele alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, accompagnato dal Presidente del Comitato tecnico scientifico dell’IRCCS San Raffaele, Prof. Enrico Garaci, con il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

UNICO ROBOT IN ITALIA CON QUESTE FUNZIONI
ATLAS 2030, distribuito in Italia da Emac Tecnologia Vitale, è il primo esoscheletro indossabile e utilizzabile in età pediatrica per la riabilitazione del cammino di bambini tra i 4 e i 10 anni con disturbi neuromotori derivanti da diverse patologie: paralisi cerebrale infantile, mielolesioni (lesioni del midollo spinale fino alla vertebra C4), atrofia muscolare, distrofia muscolare, miopatie e alcune malattie neuromuscolari.
Attualmente è l’unico in Italia.
Marsi Bionics, l’azienda spagnola che lo ha progettato, descrive il robot come “L’unico esoscheletro al mondo che consente al bambino di muoversi liberamente e la cui unicità risiede nella tecnologia elastica che si adatta al corpo di chi lo indossa”.

LA NEURORIABILITAZIONE
“La neuroriabilitazione ha spiegato Marco Franceschini, Direttore del Laboratorio di Ricerca Clinica in Riabilitazione Neuromotoria dell’IRCCS romano, “è lo strumento che permette di riprogrammare le funzioni cerebrali attraverso il meccanismo della plasticità sinaptica. Nei bambini con le patologie neurologiche, molti dei quali non hanno mai avuto la possibilità di camminare, questo meccanismo assume un ruolo ancora più importante: i piccoli, in questo caso, non devono riapprendere ma imparare da zero. Permettere loro di camminare in modo fisiologico con ripetibilità e intensità è un'opportunità terapeutica di fondamentale importanza”.

COME FUNZIONA ATLAS
L’“elasticità” dell’esoscheletro Atlas è data dalla presenza di di 8 motori (due sull’anca, uno al ginocchio e uno alla caviglia su ciascuna gamba) che assicurano libertà di movimento in tutte le direzioni (sistema ‘overground’).
“Il robot utilizza articolazioni attive a rigidità variabile che per biomimesi imitano i processi della funzione muscolare naturale, garantendo il controllo in sicurezza del movimento in bambini con disturbi neuromotori”, ha chiarito Francesco Infarinato, Responsabile del Laboratorio di Bioingegneria della Riabilitazione. Il robot è poi dotato di un sistema di supporto che garantisce la sicurezza del bambino che può camminare in modo attivo, ripetibile e controllato, consentendo, al contempo, di interagire con l’ambiente in modo libero e sicuro. E’ un sistema che, allo stesso tempo, permette al terapista di interagire faccia a faccia invece di supportare il movimento dalle spalle del bambino”.

COSA PERMETTE DI FARE ATLAS
"Il successo dell’esoscheletro nell’adulto” ha sottolineato Claudia Condoluci, Responsabile dell’Area Pediatrica e delle disabilità dello sviluppo dell’IRCCS San Raffaele, “ci ha indotti a valutare la possibilità di un suo utilizzo anche nell’ambito della riabilitazione pediatrica. La maggior parte dei ragazzini che lo stanno già utilizzando presso il nostro reparto non ha mai camminato in autonomia. Con Atlas può farlo e può svolgere anche diverse attività come calciare una palla e disegnare, cose che non avrebbe mai pensato fossero possibili. Pertanto oltre all’apprendimento e all’acquisizione di adeguate strategie di controllo motorio, al mantenimento di un adeguato range articolare, al controllo della spasticità e della forza, al miglioramento nella stabilità del tronco e della capacità ventilatoria e cardiovascolare, il robot ha un importantissimo impatto sulla sfera cognitiva, emotiva e sociale per il bambino e la famiglia.

IL PROGETTO DI RICERCA
Considerato ciò e vista l’esperienza e gli esiti della riabilitazione del cammino con esoscheletri nell’adulto e la scarsità della letteratura esistente per quanto riguarda l’intervento in età pediatrica, il team di ricerca dell’IRCCS San Raffaele ha deciso di proporre RoboKId, uno studio pilota interventistico senza utilizzo di farmaco, monocentrico, randomizzato controllato”. RoboKId valuterà la fattibilità, l’intervento e l’impatto di tale approccio riabilitativo sulla qualità di vita e lo stato clinico funzionale dei piccoli partecipanti che saranno in totale 20 attraverso un programma di intervento che integrerà il trattamento robotico attivo del cammino e la terapia tradizionale.

Nella foto, tratta dal sito https://www.sanraffaele.it/comunicazione/news/12657/all-ircss-san-raffaele-il-primo-esoscheletro-overground-indossabile-in-eta-pediatrica , è Daniele, 5 anni, un’ischemia midollare perinatale, a presentare il nuovo robot arrivato in casa San Raffaele all’IRCCS San Raffaele alla presenza del Ministro della Salute, Orazio Schillaci, accompagnato dal Presidente del Comitato tecnico scientifico dell’IRCCS San Raffaele, Prof. Enrico Garaci, con il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti e l’Assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato.

 Qui sotto, il video della presentazione



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