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Dispiace vedere come spesso incomprensioni e rivalità impediscano la collaborazione tra chi lavora guidato da buoni propositi. Parliamo della vicenda che vede schierati da una parte la Commissione Osservatorio Siti Internet (OSI) dell'Unione Italiane Ciechi, e dall'altra Angelo Gambino, webmaster palermitano di "Le luci nel buio", portale che offre servizi, informazioni e novità, rivolto prevalentemente ad una utenza di non vedenti.
Una bella iniziativa, che ha fruttato a Gambino il premio come migliore webmaster di Sicilia, conferitogli nei giorni scorsi dal Presidente della Regione. Riconoscimento invece discutibile, secondo l'OSI. L'osservatorio sostiene infatti che non ha senso un riconoscimento per un sito "non accessibile": "Non abbiamo capito per quali reali motivi sia stato premiato il sito in questione, ma possiamo dirvi le ragioni principali per i quali non doveva essere nemmeno a disposizione del Pubblico", scrivono nella lettera che qui pubblichiamo. Una provocazione alla quale Gambino non ha poi esitato a rispondere.

"Egregi
Presidente Regione Sicilia Salvatore Cuffaro
Sindaco di Palermo Diego Cammarota

Quando abbiamo letto l'articolo, abbiamo riso veramente di gusto pensando ad uno scherzo, poi ci siamo accorti che avete fatto sul serio, il divertimento è finito e non ci è restato che piangere. I ciechi sanno fare ironia sulla propria condizione, ma non sono talmente al buio in materia di comprensione della realtà che li circonda da apparire inconsapevoli quando altri ridono alle loro spalle; le luci che avete acceso nel vostro sito le vedete probabilmente solo Voi e non sono certamente destinate ai ciechi.
Noi non abbiamo capito per quali reali motivi sia stato premiato il sito in questione, ma possiamo dirvi le ragioni principali per i quali non doveva essere nemmeno a disposizione del Pubblico.

1. Non e' accessibile alla navigazione per utenti disabili della vista

2. Non rispetta, come dichiara, le linee guida w3c  e le normative della legge 4/2004 meglio conosciuta come legge Stanca

3.Possiede contenuti facilmente reperibili su altri siti meglio allestiti in materia di fruibilita' da parte dei disabili

4.Fornisce informazioni inesatte e distorte sulle presunte caratteristiche del sito, che permetterebbero ai ciechi di poter navigare.
 
Gentilissimi Signori, che avete sfruttato l'immagine dei ciechi travestendovi da benefattori, il Vostro, e sottolineo solo Vostro, sitino "Luci nel buio", sarà venuto così primitivamente male probabilmente a causa di qualche black out, poichè di luce qui, non se ne vede affatto.
Forse era necessario prima cercare di elargire luce, assicurarsi di possederne abbastanza, altrimenti come è successo, altra luce (quale non sappiamo) si è sprecata per raggiungere dove probabilmente non serve, così, come per i fuochi artificiali, pur essendo bellissimi giochi di luce, non sono apprezzabili durante il giorno nemmeno per chi ha il dono della vista, ma fatto sta che a noi ciechi non scappa il rumore del botto e, per il caso, il dolore delle botte.

Vi spieghiamo appena, anche a beneficio di chi ha raccolto informazioni scrivendo Brail al posto di Braille, probabilmente come un errore di battitura (che pure va corretto) mentre si scrive un articolo per la pubblicità di una marca di orologi, che: I ciechi navigano nella rete su siti migliori e con sintesi vocali combinate con screen reader che non possono descrivere le immagini; anche se vi sembra strano le sintesi vocali e screen reader riescono a raccontare le immagini  soltanto se il sito è strutturato secondo le basilari norme di accessibilità.
Caro  signor Gambino, forse lei non sa che testare un sito con una sintesi jaws 6.10. equivale a mettere alla porta tutti i ciechi che hanno altre versioni di jaws o altri screen reader, senza poi dilungarci su quanto è riuscito a fare per mettere fuori dalla sua luce gli ipovedenti.
 
Signor Gambino, perchè Lei, come tutti quelli che hanno partecipato alla fiction: "Luci nel buio", aveva tanto bisogno di usarci?
Problemi di audience?
A quale scopo vi siete inventati questi ciechi da aiutare col vostro intervento?
Pensavate veramente di aver fatto qualcosa di positivo, oppure vi siete già resi conto del danno che avete arrecato all'immagine dei ciechi proponendoli ancora come povera gente che poco riesce a fare se non arriva qualcuno a sparare raggi di sole?
I ciechi, sapesse, quasi stanno raggiungendo il diritto alle pari opportunità e non se ne sente proprio il  bisogno di un  suo intervento che retrocede questi passi a favore della sua ricerca di stima, senza peraltro, con risultati veramente meritevoli.
Forse pensava che la stramaggioranza dei ciechi, impossibilitati ad accedere al sito non avrebbero mai saputo del Vostro operato?
Così non è stato, perchè quelli che hanno usato la versione con la quale lei ha testato il sito lo hanno visitato ed hanno visto (pur senza la luce che ci ha promesso) con quanta  superficialità lei ha allestito quest'albero di Natale.
 
Signor Gambino, speriamo che lei impari qualcosa di più sugli strumenti e sull'allestimento di un sito accessibile, speriamo che riesca a cogliere un po' di luce nel buio in cui si trova, dal momento che si ostina a trascinare i ciechi controcorrente al progresso tecnologico e umano che viene incontro ai disabili della vista;
Quel progresso umano e tecnologico che non ghettizza più i ciechi in un portale apposta per loro pubblicizzandolo come un oasi unica e senza barriere.
 
Al Sindaco di Palermo e al Presidente della Regione Sicilia infine, chiediamo che al più presto sia oscurato il sito, per limitare il danno finora prodotto e dare il tempo al webmaster perchè riesca a recepire lo spirito dell'accessibilità web e riprodurre un sito, se non degno di premiazione, quanto meno accettabile.
Aspettiamo ansiosamente uno spiraglio di luce.

Ringraziandovi cordialmente
La Commissione Osservatorio Siti Internet dell'Unione Italiana Ciechi
"


"Un abuso di potere", così Angelo Gambino definisce la richiesta dell'OSI di oscurare il suo portale.
Non mancano, da parte del webmaster, delle perplessità circa la polemica sollevata da questa lettera: "Se analizziamo i tempi della critica ne capiamo anche le motivazioni. La commissione OSI sapeva già dalla fiera Handimatica (svoltasi nel novembre dello scorso anno, ndr) del premio che il presidente della Regione Sicilia mi avrebbe conferito come migliore web master dell'anno. Ma perchè, allora, hanno suscitato questa polemica soltanto ora?".
Domanda retorica, alla quale Gambino è convinto di saper rispondere: "Il motivo è molto semplice: coloro che l'hanno sollevata hanno un loro sito che non ha mai ricevuto tante attenzioni quante ne ho avute io. Scavalcando la commissione OSI sono io incondizionatamente il punto di riferimento con 100 contatti al giorno dimostrabili".
Si tratta solo di invidia? In realtà le accuse mosse dalla Commissione circa la non accessibilità del sito "Le luci nel buio" non sembrerebbero poi così infondate. Ma Gambino si difende: "Le accuse possono essere accettate, perchè qualche errore c'è, sia di battitura che di accessibilità. Ma chiaramente serve tempo per realizzare una versione definitiva. Inoltre il notevole accesso che i nostri server hanno avuto dopo che si è diffusa la notizia del premio, ha mandato in tilt i sistemi interni, ripristinando così manualmente tutta la struttura".
E circa la mancanza di accessibilità?
"Non è possibile - risponde Gambino - accontentare tutta l'utenza di non vedenti, perchè ognuno ha esigenze diverse. Io cerco di seguire quelle che sono le linee guida della Legge Stanca. Il problema è che la Commissione OSI vorrebbe imporre a tutti quelli che sono i loro criteri, vorrebbe avere il monopolio, e non sopportano che qualcuno possa seguire invece direttive diverse".
Una difesa che Gambino non vuole trasformare in attacco. Per ora. Vi terremo aggiornati su ulteriori sviluppi.

Link al sito "Le luci nel buio"

Link al sito dell'Unione Italiana Ciechi

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[Francesca Lorandi]

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