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Non sempre le università divulgano al grande pubblico i risultati delle loro numerose ricerche. Che non sempre interessano solo gli specialisti, anzi. E' questo il caso del testo che vi presentiamo di seguito, che ci arriva dal prof. Francesco Pira, docente di comunicazione sociale e pubblica all'Università di Udine. Oggetto dell'analisi dell'equipe da lui condotta è il non profit italiano, rappresentato da alcune delle maggiori organizzazioni, ma non solo.
Domanda: come rispondono alla legge Stanca sull'accessibilità i loro siti? Risposta: sono in evoluzione, ma c'è ancora molto da lavorare... Ecco di seguito il testo, con i risultati e i commenti del professor Pira.

Il dato non è confortante: su 23 siti web delle associazioni no profit, soltanto 7 sono accessibili secondo i parametri europei ripresi dalla Legge Stanca.
Ribadiamo, è vero che le associazioni rispetto agli enti pubblici non hanno nessun obbligo ma rimane eticamente strano che proprio chi si occupa di sociale non da pari opportunità ai diversamente abili.
E' questa la nota più stridente del terzo monitoraggio (i primi due sono stati effettuati negli anni 2003 e 2005) svolto nell'ambito del Corso di Comunicazione Sociale da un gruppo di lavoro del Corso di Laurea Specialistica in Relazioni Pubbliche dell'Università di Udine coordinati  dal Professor Francesco Pira, docente di comunicazione sociale e pubblica.
La ricerca è stata suddivisa in otto macroaree (Pubblica Assistenza, Volontariato, Tutela dell'ambiente, Protezione animali, Donazione del sangue, Economia Sociale e Croce Rossa Italiana, Tutela dei minori, Diritti Umani) è stato analizzato secondo i parametri di grafica, usabilità, contenuti e comunicazione interattiva.
Dalla ricerca emerge una tendenza al miglioramento. Sale il giudizio complessivo di Volint, Fivol, Fareverde, Greenpeace, Unicef, Telefono Azzurro e NessunoTocchiCaino. Diventano accessibili Fivol e Unicef. Crescono in interattività Volint, Fivol, Fareverde, Greenpeace, Infolav, Unicef, Telefonoazzurro e Nessunotocchicaino. Ritocchi alla grafica per Wwf, Fareverde, Greenpeace, Legambiente e AltroMercato. Il dato più significativo è che la crescita non riguarda solo i siti di grandi strutture, ma come nel caso di Fivol e Fareverde anche di associazioni di dimensioni più piccole. Secondo Il coordinatore della ricerca Prof. Francesco Pira: "Emerge la qualità dei portali delle maggiori associazioni non profit e il continuo sforzo delle minori nel cercare di migliorare la qualità dei contenuti.
Interessante anche lo sforzo per potenziare i contenuti  - prosegue Pira - come nel caso di Volint che ha dato vita ad un progetto di formazione a distanza in collaborazione con altre associazioni estere. A dimostrazione che le collaborazioni non solo sono possibili ma auspicabili". A parte i siti delle organizzazioni di respiro internazionale, la maggioranza dei portali visitati non presenta ancora una versione in inglese. In alcuni casi questa mancanza è particolarmente sentita proprio per il tipo di attività svolta: è il caso delle associazioni per la donazione del sangue (Avis, Fidas  Fratres) e della Caritas.
"Cresce o migliora la comunicazione interattiva - conclude il professor Pira - in tutti i siti, a dimostrazione di una maggiore attenzione verso l'utenza, sempre più parte attiva del portale. Si devono ancora fare passi avanti per il raggiungimento di una comunicazione completamente bidirezionale".
Uno dei servizi più gettonati è l'RSS (un servizio per apprendere in tempo reale le notizie inserite nel sito) oltre alla più classica newsletter e mailing list. Diversi siti offrono poi la possibilità di fare acquisiti online nei propri e-shop.

INFO:

Prof. Francesco Pira 
Centro Polifunzionale Università di Udine a Gorizia
Via Diaz, 5 34170 Gorizia

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