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Una bella storia di un gruppo di giovani appassionati di musica arriva dagli Stati Uniti, in particolare dal Massachussets.
Due i protagonisti principali: Leo Hughes, 23 anni, che all'età di 16 mesi ha avuto una malattia al cervello che lo ha lasciato disabile mentale e fisico, costretto alla sedia a rotelle e bisognoso di assistenza 24 ore su 24.
E poi Jon Adams, uno specialista in tecnologie per disabili, insomma una persona che perfeziona i computer per assicurare a chi ne ha bisogno un contatto con il mondo attraverso tastiere e Internet.

Leo ha una grande passione per la musica, e mentre ascolta le sue canzoni preferite alla radio "dirige" l'orchestra con tanto di bacchetta, come un vero direttore.
Una passione coltivata anche nell'Istituto che frequenta, la School Hospital di Canton, 120 ospiti dai 6 ai 22 anni, 80 dei quali, durante la settimana, vivono nella struttura, e dove Leo fa parte di una vera "band" con altri studenti disabili.

Fatalità, anche Jon Adams ha un debole per le note, con tanto di laurea, e così non è stato difficile per lui, dieci ani fa, mettere a punto un software, chiamato Super Switch Ensemble, in grado di aiutare questi giovani a trasformarsi in cantautori.
La banda, che si chiama "Headbangers", ha prodotto così molte canzoni.
Ogni componente è assegnato ad uno strumento diverso, e può esercitarsi durante la settimana con computer e tastiera intelligente.
C'è l'accompagnamento automatico, d'accordo, per facilitare il compito, ma la melodia deve essere riconosciuta dall'interprete e integrata con i vari strumenti in base all'abilità dell'"artista", che attiva il suono battendo iul piede sul pulsante, muovendo un dito, soffiando, sbattendo le palpebre o scuotendo la testa, a seconda delle possibilità fisiche di ciascuno.

E poi, grazie a questa iniziativa, è stato possibile introdurre il lavoro di gruppo tra questi ragazzi.
"Per molti di loro", spiega Eve Montague, terapista musicale che coordina le attività creative dell'Istituto, "è la prima esperienza di lavoro e studio interagendo con altri ragazzi.
Finora, infatti, a causa delle loro disabilità questa attività era semplicemente inimmaginabile".
Quanto a Leo, che si è diplomato pochi mesi fa, ha ricevuto una borsa di studio di circa 2.000 euro, che gli sono serviti per acquistare un nuovo computer "musicale".

E così, chi l'avrebbe mai detto, il computer non serve solo per comunicare, spostare la carrozzina, aprire le porte o accendere le luci, ma diventa eccezionalmente arte e creatività.

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