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Numerose città italiane prevedono che l’imposta di soggiorno non sia dovuta da parte di persone con legge 104 o invalidità, a discrezione dei singoli comuni. Di recente l'esenzione è stata approvata anche per la Capitale

Buone notizie sul fronte mobilità e viaggi per le persone disabili che scelgono Roma per le loro vacanze. Nei giorni scorsi è stata infatti approvata dalla Giunta capitolina l’esenzione dal pagamento dell’imposta di soggiorno per le persone con disabilità grave.

ESENZIONE IMPOSTA DI SOGGIORNO DISABILIA ROMA
Dopo questa deliberazione, a Roma i turisti con disabilità grave non dovranno più pagare il contributo richiesto, per legge, a chi pernotta in città diverse dalla propria, in strutture ricettive. Si tratta di un intervento che era stato richiesto da più parti, allineando la Capitale a quanto già succede in molte altre città italiane, che hanno già scelto di includere nelle esenzioni le persone disabili.

CONTRIBUTO FORFETTARIO PER PAGAMENTI POS
Nella stessa seduta di Giunta è stato anche deliberata l’erogazione di un contributo forfettario per le strutture ricettive romane, per compensare le commissioni bancarie che si trovano a dover sostenere nel caso di pagamenti dell’imposta di soggiorno effettuati dai turisti con carta di credito e POS. Alle strutture ricettive (alberghi, hotel, ecc) verrà quindi erogato un contributo che non potrà essere superiore all’1,5% dell’importo riscosso, e versato a Roma Capitale.

COS’È L’IMPOSTA DI SOGGIORNO
Ricordiamo che l’imposta di soggiorno, introdotta in Italia dall’articolo 14, comma 16, lettera e) del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122, è un contributo che viene richiesto al turista per ciascuna notte trascorsa presso una struttura ricettiva (hotel, b&B, ecc): una sorta di tributo con il quale il turista contribuisce ai servizi pubblici della città visitata, quali trasporti, verde urbano ecc. L’importo va da 1 a un massimo di 5 euro (che può arrivare a 10 euro per alcune città con importanti flussi turistici, come Roma e Venezia), e viene riscosso dai gestori delle strutture ricettive, i quali entro il 30 giugno di ogni anno devono presentare dichiarazione dell’imposta.

IMPORTI ED ESENZIONI
Gli importi dell’imposta di soggiorno sono modulati a seconda della città e della struttura ricettiva, da parte di ogni Comune. Anche eventuali esenzioni sono stabilite a livello comunale. In genere le esenzioni, quando riconosciute, sono riservate a residenti, bambini al di sotto dei 12 anni, universitari fuori sede, malati e i congiunti di chi è ricoverato in strutture sanitarie, militari e Polizia, autisti di autobus e accompagnatori turistici. Spesso - ma non sempre - l’esenzione è prevista anche per persone con disabilità (talora specificando il requisito della Legge 104 o percentuale di invalidità totale), in alcuni casi comprendendo anche l’accompagnatore.

CITTÀ CON ESENZIONE PER PERSONE DISABILI
Di seguito alcuni regolamenti comunali di città italiane che prevedono esenzioni dalla tassa di soggiorno per turisti disabili (NB: questi riportati sono solo alcuni esempi: consigliamo di consultare sempre, preventivamente, i siti istituzionali delle città che si intendono visitare, per informrsi sulla esistenza o meno di tale esenzione nel Comune che si intende visitare, ndr)
Milano
Verona
Bologna (articolo 3 comma 3 legge 104)
Bergamo
Fano
Rimini
Firenze
Venezia
Padova
Napoli

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Redazione

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