Per i disabili del Municipio Roma XVI raggiungere autonomamente la Asl di zona è un fatto straordinario: con queste parole il consigliere del Municipio Roma XVI, Fabrizio Santoni (AN) ha commentato la situazione dei marciapiedi della Macro Area dellAssistenza Sanitaria Territoriale dellAsl Roma D, a Monteverde.
Una situazione tragicomica", la definisce Santoni: "da un lato un marciapiede, non a norma, è stretto appena 30 cm e reso ancora più inaccessibile dalla presenza di pali della luce e di segnali stradali. Dallaltra parte c'è addirittura un muretto di cemento alto 1 metro che sbarra la strada ai disabili in carrozzina".
Il consigliere, peraltro vicepresidente della commissione Lavori Pubblici, parla senza mezzi termini di un nuovo caso di limitazione nell'accesso ai servizi pubblici. "E' una violazione delle più semplici prescrizioni di edilizia pubblica, ma soprattutto è una mancanza di rispetto, perché qui si calpesta il diritto di libertà di movimento di ogni singolo individuo.
Nulla pare essere cambiato in seguito alle continue denunce fatte agli uffici comunali. Quello dei marciapiedi non è infatti il primo, né l'unico caso di barriere che ostacolano la vita ai disabili, e non solo a loro.
Santoni ricorda le segnalazioni dei cartelli pubblicitari del Comune di Roma, che erano stati posizionati dove non permettevano il libero transito, i tanti marciapiedi di Roma con barriere e dislivelli del manto stradale ma soprattutto le due rampe di scale per accedere allUfficio Municipale Traffico e Segnaletica.
La limitazione non si ferma solo ai disabili non deambulanti conclude Santoni ma a tutti quegli anziani ultrasettantenni e a tutte quelle mamme con la carrozzina che devono raggiungere la Asl zonale che proprio per alcuni servizi offerti (dall'integrazione sanitaria alla tutela della maternità e dellinfanzia, dalla riabilitazione all'analisi e alle mielolesioni) è un fortissimo punto di attrazione delle categorie più socialmente svantaggiate.
Vivere nella capitale, evidentemente, non è come andarci da turista. Abbiamo infatti parlato parecchie volte di Roma, dei suoi itinerari accessibili, dei suoi luoghi d'arte privi di barriere architettoniche. E per una città che vive anche e soprattutto di turismo questo è fondamentale. Però è spesso dalle piccole cose, quelle apparentemente più banali, scontate - un accesso all'ospedale, un marciapiede inaccessibile - che si valuta lo spessore umano, la sensibilità e la responsabilità di una città.
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