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In cosa consiste la riabilitazione in caso di disabilità, tra aspetti clinico-sanitari e sociali

(Publiredazionale)

Per le persone con disabilità, la riabilitazione è un processo importante che può contribuire a raggiungere un migliore livello di qualità della vita. Se parliamo di disabilità fisiche, ad esempio, la fisioterapia mediante terapie fisiche e manuali e i percorsi riabilitativi elaborati su misura del paziente possono contribuire a conservare e rinforzare alcune funzioni residue e svilupparne altre, rendendo la persona il più possibile autonoma nella vita di tutti i giorni.

Sul fronte della fisioterapia, stanti le singole e specifiche esigenze, a volte può non essere semplice trovare i professionisti più adeguati. Il Servizio Sanitario Nazionale, in diverse occasioni non basta per assicurare ai pazienti tutto ciò che è necessario sia dal punto di vista quantitativo (es. numero e durata delle sedute) che qualitativo (es. l’operatore potrebbe non possedere le competenze per curare pazienti con determinate patologie). In questi casi può essere utile consultare portali specializzati in fisioterapia come www.fisioterapia-online.it che permette di cercare fisioterapisti su tutto il territorio nazionale. Schede complete per ogni professionista (competenze, specializzazioni etc), la possibilità di poter interagire con i fisioterapisti per richiedere informazioni e tantissime altre funzioni molto utili per affinare la ricerca di un fisioterapista o un di un centro di riabilitazione. Vediamo dunque cosa fa e perché è così importante la riabilitazione per le persone disabili.

In cosa può consistere la riabilitazione in caso di disabilità?
Innanzitutto va detto che la riabilitazione non ha a che fare solo con gli aspetti clinico-sanitari e, a seconda della tipologia e dell’entità della disabilità e delle esigenze dei pazienti, deve essere formulato un percorso di riabilitazione personalizzato che valuti la situazione non solo dal punto di vista medico-clinico ma anche sociale. La riabilitazione dovrebbe infatti essere un processo che, complessivamente, porti ad una migliore qualità di vita sul punto di vista fisico, funzionale, sociale, relazionale ed intellettivo. Si può quindi sintetizzare dicendo che possiamo muoverci lungo due tipologie di riabilitazione:
●        di tipo sanitario
●        di tipo sociale
Nel primo caso, se parliamo di disabilità fisiche, le attività di riabilitazione si possono basare su trattamenti ed esercizi volti a conservare o rafforzare le abilità motorie. Nel secondo caso, la riabilitazione sociale si basa anche su percorsi psicoterapeutici. Le due tipologie sono diverse ma complementari, da integrarsi in un percorso di riabilitazione completo.


Com’è strutturato il percorso di riabilitazione fisica per persone disabili?
Dopo un’attenta analisi dei deficit motori e l’individuazione dei bisogni e degli obiettivi della persona con disabilità fisico/motoria, il personale medico specializzato elabora il percorso di riabilitazione, che può comprendere:
●        terapia fisica: trattamenti con attrezzature e strumentazioni all’avanguardia come la tecarterapia, ultrasuoni etc.
●        chinesiterapia: attività sensomotorie guidate per curare eventuali disturbi del movimento;
●        terapia manuale: massaggi e manipolazioni effettuati/e dal fisioterapista che mirano a diminuire e contrastare la rigidità articolare e muscolare;
●        percorsi di rieducazione funzionale (sviluppo della motricità residua) e neuromotoria (riorganizzazione e controllo dei movimenti).

L’importante ruolo della famiglia e dei caregiver
Qualsiasi sia il percorso di riabilitazione, la collaborazione dei familiari e dei caregiver dell’utente è essenziale. Per fare un esempio sul fronte meramente pratico, in caso di una riabilitazione fisico-motoria, conoscere il corretto svolgimento degli esercizi aiuta a verificare che il familiare li esegua nel modo giusto. Inoltre, condividere gli appuntamenti del piano di riabilitazione, accompagnare il familiare o assistito disabile alle sedute e spronarlo nei momenti di sfiducia fa sì che non venga meno la continuità, così importante quando si intraprendono percorsi di riabilitazione e cure fisioterapiche.

Infine, va ricordato che la disabilità coinvolge tutti i componenti della famiglia, sia emotivamente che praticamente, nell’organizzazione della vita quotidiana. E’ quindi importante che nel percorso riabilitativo vengano coinvolti anche i familiari ed i caregiver del paziente disabile, anche per evitare che possano subentrare ulteriori problematiche correlate, come problemi di ansia e attacchi di panico tra coloro che si occupano della persona con disabilità.

Redazione


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