Menu

Tipografia

 

L'antibiotico resistenza è favorita da un uso eccessivo e inappropriato di antibiotici e antimicrobici sia ad uso umano che animale: nell'Unione Europea il numero di pazienti infettati da batteri resistenti è in aumento

Negli ultimi anni la resistenza antimicrobica, ovvero la resistenza a farmaci quali antibiotici, antivirali, antifungini eantiprotoazoari, è diventata una vera emergenza sanitaria, ed è per questo che la lotta alla resistenza antimicrobica è una priorità assoluta per la Commissione Europea, e parte integrante di molte azioni nell'ambito dell'Unione europea della salute.

RESISTENZA ANTIMICROBICA: COS’è
Quando germi come batteri, virus, funghi, diventano in grado di resistere a farmaci antimicrobici usati per combatterli (antibiotici, antivirali, antifungini e antiprotozoari), sopravvivendo e addirittura moltiplicandosi, si parla di resistenza antimicrobica. La pericolosità di questo meccanismo sta nel fatto che questi meccanismi di resistenza possono poi essere trasmessi anche ad altri germi di specie di diverse, producendo a cascata popolazioni di virus e batteri contrio i quali le nostre armi farmaceutiche risutano inefficaci, arrivando a causare infezioni incurabili.
La resistenza antimicrobica è spinta anche da un uso eccessivo e inappropriato di antibiotici e antimicrobici sia ad uso umano che animale.

I NUMERI
In vista della Giornata europea degli antibiotici, i nuovi dati pubblicati oggi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) mostrano alcuni progressi generali tra il 2019 e il 2022 verso l'obiettivo di ridurre l'uso degli antimicrobici del 20% entro il 2030.
Sebbene l'uso complessivo di antibiotici a più lungo termine sia diminuito in tutta l'UE/SEE tra il 2019 e il 2022, il consumo è nuovamente aumentato nel 2022, poiché molti europei hanno ripreso lo stile di vita precedente alla pandemia di COVID-19.

SPESA IN TERMINI ECONOMICI E UMANI
Uno studio condotto dall'OCSE per conto della Commissione europea avverte che la resistenza antimicrobica costa ai paesi dell'UE/SEE circa 11,7 miliardi di € all'anno.
Se ogni paese dell'UE/SEE investisse 3,40 € pro capite all'anno negli interventi contro la resistenza antimicrobica nei settori della salute umana e dell'alimentazione, ogni anno si potrebbero prevenire oltre 10 mila decessi, evitare oltre 600 mila nuove infezioni e risparmiare ai sistemi sanitari oltre 2,5 miliardi di €.

PRIORITA' DI SALUTE PUBBLICA
Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute e la sicurezza alimentare, ha dichiarato: "La lotta alla resistenza antimicrobica è una priorità per la salute pubblica e una necessità economica. Le cifre sono preoccupanti e dimostrano la necessità di un'azione urgente e ambiziosa. Gli Stati membri, le parti interessate e i cittadini devono collaborare per garantire che siano adottate tutte le misure necessarie per conseguire gli obiettivi concordati."

LE AZIONI DEGLI STATI E DELL’UE
La resistenza antimicrobica è anche una componente fondamentale della revisione della legislazione farmaceutica presentata la scorsa primavera, in linea con la raccomandazione del Consiglio sul potenziamento delle azioni dell'UE per combattere la resistenza antimicrobica con un approccio "One Health". Ad esempio, nel giugno 2023 i ministri della Salute dell'UE hanno approvato una proposta della Commissione sulle azioni per combattere la resistenza antimicrobica e hanno concordato un obiettivo di riduzione del 20% del consumo di antimicrobici negli esseri umani e di dimezzare nell'UE le vendite complessive di antimicrobici utilizzati per gli animali d'allevamento e per l'acquacoltura entro il 2030.

PER APPROFONDIRE:

Piano nazionale per il contrasto dell’antimicrobico-resistenza

Altri articoli:

Spese mediche disabili: le agevolazioni fiscali su visite, farmaci, medicinali


Redazione

bottoncino newsletter
Privacy Policy

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Tieniti aggiornato. Iscriviti alla Newsletter!

Autorizzo al trattamento dei dati come da Privacy Policy