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Solo recentemente il mondo scientifico ha progressivamente allargato il proprio spettro di osservazione al dolore cronico non associato a malattia neoplastiche rivelando uno scenario allarmante: solo in Italia ne soffrono, ogni anno, 12 milioni di pazienti.
E' questo uno dei temi affrontati durante il XXII Congresso  della Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) -che si è svolto a Firenze-  dedicato al tema della "Clinical Governance".
 
Il congresso SIMG  ha proseguito la riflessione avviata con l'edizione precedente sul tema del Governo Clinico (GC), lo strumento per il miglioramento e la valutazione della qualità delle cure.
In particolare, i lavori sono stati orientati a sviluppare il confronto sia tra l'impostazione del sistema di programmazione e controllo e il livello di percezione ed attuazione da parte dei professionisti, sia sugli obiettivi, non solo in termini economico-finanziari, ma anche clinico-assistenziali, nonché sugli indicatori da utilizzare
 
In calendario, la sessione di lavoro intitolata "La gestione del paziente con dolore cronico moderato-grave in Medicina Generale" dove il tema è stato affrontato attraverso l'esame delle diverse implicazioni: scientifiche, metodologiche, terapeutiche  e gestionali.
 
"Il dolore nel paziente non oncologico: evidenze e linee guida", è l'argomento che è stato trattato dal Dottor Paolo Mariconti, Dirigente Medico di Anestesia e Terapia del Dolore presso Fondazione Policlinico Mangiagalli-IRCCS a Milano, per approfondire le modalità di gestione del paziente con dolore persistente.
Per "dolore persistente", infatti, si intende un dolore che continua per un periodo prolungato di tempo, associato o meno ad una patologia nota, le cui cause e manifestazioni cliniche sono in genere varie. Proprio per questo le scelte terapeutiche sono spesso difficili e -mancando ancora linee guida mirate- sia la classificazione del dolore persistente in termini fisio-patologici, sia il coordinamento tra specialista e medico di base, sono presupposti necessari per scegliere la terapia più appropriata e per determinare la prognosi,
 
La tavola rotonda interattiva sul tema "Lo sviluppo e il miglioramento della qualità nella gestione del paziente con dolore cronico" ha sottolineato -in chiusura- quanto un intervento coordinato tra  terapista del dolore e medico di base rappresenti una delle condizioni imprescindibili per migliorare la qualità nella gestione di questi pazienti e favorirne un ulteriore sviluppo.
 
Per info:                          
SIMG-Società Ital. di Medicina Generale         
Federica Bergamaschi-t. 0248028535-3472717249
simg@dada.it
                   
Per info Terapia del Dolore vedi anche i seguenti articoli:
BASTA PREGIUDIZI SUL DOLORE CRONICO

LA "PRIVACY DEL DOLORE" DENTRO L'OSPEDALE

COSA CAMBIA IN ITALIA IN MATERIA DI CANNABIS TERAPEUTICA


[Marco Vivan]

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