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Sei giorni di lavori, 2 corsi, 22 sessioni, 220 presentazioni orali, 350 partecipanti, 31 paesi stranieri rappresentati.
Sono i numeri del VII° Congresso della Società Internazionale per l’Infiammazione Oculare, in corso al Teatro Congressi di Abano Terme fino al 30 maggio 2003, organizzato dal Prof. Antonio G. Secchi, Direttore della Clinica Oculistica dell’Università di Padova.

Per la prima volta in Italia, 350 esperti provenienti da paesi di tutto il mondo parleranno e si confronteranno su temi molto attuali ed emergenti, che coinvolgono pazienti di tutte le età e che in Italia riguardano oltre il 20% della popolazione (vale a dire 12.000.000 di abitanti): le allergie e le infiammazioni oculari.
I medici valuteranno le situazioni cliniche e le terapie più aggiornate, i nuovi farmaci e le frontiere della chirurgia.
In altre parole, le cure possibili, i progressi e le prospettive per una significativa e rapida riduzione della cecità dovuta a patologie come le uveiti.

Una delle novità di cui si parlerà al Congresso è quella che gli Stati Uniti, dopo anni di approfondimento, ricerca scientifica e progettazione commerciale, produrranno -per primi nel mondo- un farmaco realizzato con un principio attivo già intuito ed usato dalla Clinica Oculistica dell’Università di Padova a partire dagli anni ‘80.
Stiamo parlando della CICLOSPORINA A che, a causa di una serie inenarrabile di vicissitudini medico-scientifiche-commerciali, non era mai entrata, sino ad ora, nel ciclo produttivo.

Di questo e di altri nuovi farmaci ad azione multipla appena introdotti nel Mercato europeo si parlerà nel corso del Congresso, per confrontarsi, capire e valutare le qualità oggettive, gli effetti collaterali, le nuove possibilità di cura delle allergie.
Una piaga in crescita esponenziale sia tra la popolazione italiana che mondiale.
Basti pensare che nella sola provincia di Padova sono potenzialmente sensibili alle allergie ben 80.000 persone.
Tra le principali cause di questo vertiginoso aumento, l’alimentazione e l’inquinamento ambientale.

Tra le importanti novità di cui si parla al congresso di Abano vi sono anche:

  1. L’introduzione di una nuova e rivoluzionaria modalità terapeutica.
    Il cortisone, necessario per la cura di molte (quasi tutte) infiammazioni oculari, potrà essere da ora in poi inoculato grazie ad una microcapsula (0,8x1,5 mm) inserita all’interno dell’occhio e che rilascia dosi cortisoniche in quantità minime non tossiche per oltre due-tre anni. L’intervento è molto semplice, può essere fatto in day hospital ed evita gli effetti collaterali dell’attuale terapia, che spesso sono più gravi della malattia stessa.
    Questa modalità è già in fase di utilizzo controllato nella Clinica Oculistica dell’Università di Padova.
  2. L’uso di "microbombe intelligenti", vale a dire anticorpi monoclonali che hanno lo scopo di attaccare selettivamente e distruggere le infiammazioni che, nel tempo, possono provocare la perdita della vista in maniera irreversibile.
  3. L’applicazione terapeutica delle cellule staminali, già in uso nella Clinica Oculistica dell’Università di Padova, per la cura di alcune malattie croniche della superficie dell’occhio, che nel corso degli anni possono provocare distruzioni irreversibili della congiuntiva e della cornea, altrimenti impossibili da risolvere anche con un trapianto.

PER INFO

Tel. 049 8910709
E-mail talarico@studioeidos.it

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