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Aterosclerosi.
Ovvero la malattia delle arterie per cui sulle pareti interne si creano alcune placche che possono provocare un'ostruzione del flusso del sangue.
Una forma particolare di arteriosclerosi, che è tra le prime cause di disabilità e mortalità nel mondo, in particolare in occidente.

Siamo a raccontarvi dell'evoluzione della ricerca nello scoprirne cause e genesi: perchè è proprio venendo a conoscenza dei meccanismi che regolano la malattia che si potrà arrivare un giorno a una cura, o ad individuare azioni preventive decisive.
Già si sa che nell’origine della malattia è di fondamentale importanza il ruolo dei classici fattori di rischio quali il fumo, il diabete, l’obesità, la dislipidemia e l’ipertensione arteriosa.
Anche fattori genetici predisponenti possono influire sull’origine della malattia, ma acuti eventi vascolari possono succedere anche in assenza dei classici fattori di rischio.
Di recente si è infatti posto l’accento sul ruolo che l’infiammazione e alcuni agenti infettivi ricoprono nel determinare gli eventi acuti vascolari.

Qui si focalizza la ricerca firmata assieme da ricercatori dell'Università di Verona e dell’istituto Gaslini di Genova, e pubblicata dalla prestigiosa rivista scientifica internazionale PlosOne.
Il lavoro condotto dai ricercatori dell’Università di Verona, guidati da Roberto Carrocher e Claudio Lunardi e dell’istituto Gaslini di Genova, guidati da Antonio Puccetti, è stato indirizzato proprio sullo studio del rapporto che lega l’infezione da Cytomegalovirus e l’aterosclerosi.
Gli stessi ricercatori avevano già dimostrato che l’infezione da Cytomegalovirus puo’ essere responsabile delle lesioni vascolari iniziali caratteristiche del processo arterosclerotico.
Il meccanismo coinvolto in questo processo è di origine autoimmune: alcuni anticorpi diretti contro il virus sono in grado di “aggredire” le cellule che ricoprono le arterie (cellule endoteliali) e di distruggerle attraverso il legame con molecole espresse sulla superficie di tali cellule.

“La ricerca attuale – spiega l’equipe – attraverso una approfondita analisi genetica su 22mila geni umani ha dimostrato come gli anticorpi anti-Cytomegalovirus da pazienti con aterosclerosi coronarica, siano in grado di indurre nelle cellule endoteliali l’attivazione di molti geni coinvolti in vari aspetti del processo aterosclerotico (quali metabolismo lipidico, infiammazione, fino alla formazione della tipica lesione del vaso sanguigno).
Per la prima volta si dimostra come una di queste proteine chiamata HSP60 sia molto importante perchè è in grado di stimolare particolari cellule del sistema immunitario che intervengono nelle prime fasi dell’aterosclerosi.
Lo studio
– continuano i ricercatori - è un'ulteriore conferma dell’importanza del ruolo svolto dal Cytomegalovirus nella genesi del processo aterosclerotico, contribuendo in maniera fondamentale alla comprensione della malattia e aprendo nuove prospettive sia terapeutiche che di prevenzione”.

INFO:

Università degli Studi di Verona
Via dell’Artigliere, 8
37129 Verona
tel 045 8028111

Istituto Giannina Gaslini - Ospedale pediatrico IRCCS
Largo Gerolamo Gaslini, 5
16147 Genova

Il sito della rivista scientifica PlosOne

Il nostro speciale Il CUORE, in cui ci occupiamo anche di malattie cardiovascolari.


[Redazione]

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