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Una malattia di cui soffrono in 18 milioni nel mondo. E' la forma più frequente di demenza senile, è l'Alzheimer. Per l'Italia la stima è di 500mila persone colpite, di cui la gran parte è curata in casa. 

Tra i problemi: come fare quando ci si rende conto di esserne colpiti? Cosa deve fare la famiglia, o chi vive assieme all'anziano malato? Ecco la novità: un filmato didattico in formato DVD/VHS per mostrare a familiari e operatori esempi di attività di riabilitazione cognitiva, utili al mantenimento delle abilità residue del malato d'Alzheimer.
Il video viene presentato in anteprima nazionale a Verona, martedì 30 maggio alle ore 18.00 presso l'Auditorium della Gran Guardia, con un evento promozionale dal titolo "Alzheimer film, per una vita migliore", curato dall'Associazione Alzheimer Italia-Verona.

L'importanza di un'adeguata assistenza risiede nella possibilità, in questo modo, di prevenire il rapido decadimento cerebrale facendo condurre al malato una vita "normale".
Le attività risocializzanti e di stimolazione cognitiva presentate hanno l'obiettivo di concorrere a mantenere - come si legge nella presentazione del video - "la persona anziana anche con rilevante gravità di non autosufficienza, nel proprio ambiente familiare e sociale, con il vantaggio di contenere la domanda di residenzialità e quindi le spese sociali."
Il filmato sarà infatti utilizzabile a domicilio, a supporto diretto delle famiglie coinvolte nel dramma.

La serata, moderata dal dott. Claudio Capitini e introdotta dal messaggio augurale di Rita Levi Montalcini, prevede la proiezione di "Alzheimer film, per una vita migliore" e l'intervento di studiosi della patologia d'Alzheimer, quali il prof. Nicolò Rizzuto (Direttore Della Clinica Neurologica dell'Ospedale Policlinico di Borgo Roma, Presidente del nostro Comitato Scientifico), il prof. Marco Trabucchi (Neurologo, Presidente del SIGG-Società Italiana di Gerontologia e Geriatria), il dott. Carlo Gabelli (Direttore Centro Regionale Invecchiamento Cerebrale), il dott. Battistino Sanna (Responsabile Ulls 20 per "Progetto sperimentale Alzheimer per la città di Verona) ed il dott. Renzo Bassi (Primario del reparto di neurologia dell'Ulss 22).

"La speranza della nostra Associazione - dice la Presidente dell'Associazione Alzheimer Italia-Verona Maria Grazia Ferrari Guidorizzi - è che questo strumento educativo, fornendo risposte utili al mantenimento delle abilità residue del malato d'Alzheimer, migliori la qualità della vita delle loro famiglie aiutandole a risolvere le problematiche quotidiane."

INFO:

Per informazioni e per aderire all'iniziativa rivolgersi a:

Associazione Alzheimer Italia-Verona
Via Don Carlo Steeb, 4
Tel. 045/8010168 
e-mail: alz.vr@tiscalinet.it

A questo link il portale dell'associazione nazionale di riferimento.

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[Alberto Friso]

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