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Sabato e domenica prossimi ritorna, in oltre 2.000 piazze italiane, "Una mela per la vita", l’iniziativa di solidarietà promossa dall’AISM Associazione Italiana Sclerosi Multipla e dalla sua Fondazione – FISM – insieme a UNAPROA, principale unione di produttori ortofrutticoli d’Europa, giunta quest’anno alla sua settima edizione.


Cinque diverse varietà di mele saranno distribuite, grazie all’impegno dei volontari, per soddisfare il gusto e la curiosità di chi vorrà sostenere, con un piccolo contributo, questa importante iniziativa di raccolta fondi. I fondi raccolti saranno destinati dall’AISM e dalla sua Fondazione al finanziamento ed al sostegno di numerose attività sociosanitarie a favore delle persone con sclerosi multipla: assistenza domiciliare, riabilitazione ambulatoriale e domiciliare, trasporto con automezzi attrezzati. Finanzieranno anche nuove borse di studio e progetti di ricerca scientifica, fra i quali il progetto di un Centro Internazionale con il compito di elaborare i dati forniti dagli scienziati di tutto il mondo riguardanti le ultime frontiere nelle ricerche terapeutiche sulla sclerosi multipla.
Negli ultimi anni la ricerca italiana nel campo ha potuto svilupparsi e crescere solo grazie ai finanziamenti AISM e FISM, unitamente all’Istituto Superiore di Sanità.


In Italia sono 50 mila le persone affette da sclerosi multipla o sclerosi a placche, malattia cronica infiammatoria del sistema nervoso centrale, dovuta a un’alterazione dell’equilibrio immunologico, che erroneamente attacca la guaina mielinica, che riveste la diramazione assonale del neurone ed è di fondamentale importanza per la conduzione nervosa. I sintomi sono diversi secondo la sede colpita: più spesso disturbi della motilità, della sensibilità, della coordinazione del movimento, della vista, dell’andatura. In una prima fase i disturbi tenderanno a regredire, anche spontaneamente, mentre dopo un periodo variabile di anni, in genere 10 o 20, la malattia assume frequentemente un decorso progressivo. La durata della vita dei malati non è particolarmente diminuita rispetto agli individui normali, ma dopo circa 20 anni dall’esordio molti soggetti hanno problemi di autonomia molto seri e necessitano di assistenza ed aiuto.


Recentemente lo studio MuSIC (Multiple Sclerosis Italian Costs), prima indagine effettuata in Italia dall’AISM per valutare i costi che il paziente, la famiglia, la società devono sostenere per la malattia, ha valutato che i costi indiretti rappresentano il 78,5 per cento del totale. La malattia costa ogni anno quasi 2.500 miliardi di lire, con un costo medio annuo per malato di circa 48 milioni. Quest’ultimo costo aumenta con l’avanzare della disabilità: si passa dai circa 29 milioni della disabilità lieve ai 66 milioni per le persone deambulanti con supporto, raggiungendo cifre sempre più elevate con la perdita dell’autosufficienza.
La terapia attuale è quella con beta interferon. Un’alternativa è il Glatiramer acetato (Copolimero 1), non ancora in commercio in Italia, che ha modesti effetti collaterali. I casi che non rispondono bene al beta interferon si sottopongono a terapia immunosoppressiva, con risultati variabili da caso a caso. La strada per la soluzione del problema è lunga e i finanziamenti per la ricerca e l’assistenza sono indispensabili per diminuire la distanza che ci separa da quel giorno.


Per Info c'è il sito:



www.aism.it

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